Tanta Roba
Tanta Roba è il nuovo grido di battaglia nerazzurro. L'ha urlato Andrea Stramaccioni al suo primo allenamento all'Inter, gliel'ha rilanciato Cassano per infondere nuove speranze all'universo nerazzurro dopo il 3 a 0 al Pescara, nel loro vecchio slang giallorosso, un romano e un barese per trascinarsi dietro tutti, anche la tranquilla colonia argentina, a colpi di scariche elettriche. Strama e Fantantonio insieme per trasformare l'Inter analogica da sesto posto dell'anno scorso in una nuova creatura, digitale, in hd dell'ultima generazione, alta qualità e piedi buoni per far viaggiare il pallone e riuscire a chiudere una partita insidiosa in 2 minuti. Cassano e Sneijder, Milito e Coutinho, ma anche Guarin e Gargano, la palla gira veloce e trasforma una trasferta insidiosa in una serata di ordinaria amministrazione.
Quella che si respira è un'aria che sa di nuovo ma che al tempo stesso ricorda qualcosa di vecchio e importante. Sembra la stessa brezza che annunciava vittorie antiche, quel profumo di entusiasmo da cui nasceva tutto. E' ancora presto per dirlo ma la voglia vista sull'erba dell'Adriatico non puo' che far ben sperare. Stramaccioni fa il pompiere e fa bene, troppo facile esaltarsi e farsi illudere da un 3 a 0 molto sexy. Lui e i suoi uomini ci sono appena passati, via Spalato, per ritrovarsi scornati e con le pive nel sacco all'esordio stagionale a San Siro. Il Pescara è una neo promossa orfana di Zeman, ha perso tutti i suoi giocatori migliori, ma l'Inter analogica dell'anno scorso venne sfondata due volte dal Novara, dal Lecce e anche dal Bologna a San Siro. Questo 3 a 0 al Pescara non può e non deve esaltare ma al grido di Tanta Roba l'Inter può arrivare lontano, lo dice Antonio Cassano, lo pensa ma non lo dice Andrea Stramaccioni.