Tra Ferrari e Cinquecento: l'esercito anti-Inter s'ingrossa
La Juve chiama, l'Inter risponde. E così il duello per lo scudetto è sempre più evidente, anche perché nel frattempo le altre si suicidano. Il Milan si fa rimontare due gol a Lecce e nel finale viene salvato dal VAR, mentre il Napoli dice addio a Garcia dopo l'ennesimo passo falso al Maradona. Quindi, a quanto sembra, per il tricolore restano in due: nerazzurri e bianconeri.
La classifica oggi racconta di un'Inter a +2 sugli storici rivali. E qualcuno parla di "sorpresa" Juventus. C'è chi ci crede davvero e chi invece fa finta. Così l'esercito anti-Inter s'ingrossa ogni giorno di più. Perché la narrazione che vuole Inzaghi alla guida di una Ferrari e Allegri alla guida di una Cinquecento fa abbastanza sorridere. Passi per i giornalisti-ultrà (rivelati o meno...), ma la cosa diventa antipatica quando a sostenere tale tesi sono gli addetti ai lavori, come da ultimo José Mourinho. "Inter squadra fantastica, Juve buona squadra con un allenatore fantastico. Normale vadano forte", ha detto lo Special One.
La domanda è: perché l'Inter viene vista come una Ferrari e la Juve come una Cinquecento? Simone Inzaghi ha puntualizzato correttamente sulla ricchezza del club e, quindi, sulle sessioni di mercato degli ultimi anni. Ma evidentemente c'è chi ha la memoria corta. Quanto è costato Acerbi e quanto Bremer? Quanto Calhanoglu e quanto Locatelli? Quanto Vlahovic e quanto Thuram? Quanto Lautaro e quanto Chiesa? Senza contare il monte ingaggi generale e lo stipendio dei due allenatori.
L'Inter, in questi ultimi anni, ha operato con poco ottenendo tanto. La Juve ha operato con tanto ottenendo poco. Si tratta di scelte, non c'è nulla di scontato. C'è chi punta su Mkhitaryan e chi su McKennie. Chi su Darmian e chi su Rugani. La differenza è che la Juve avrebbe potuto puntare tutti gli acquisti che poi ha fatto l'Inter, mentre il contrario non sarebbe stato possibile. E allora se Inzaghi ora sembra guidare una Ferrari è perché ha saputo plasmarla come tale e non perché sia uscita già così dalla concessionaria. Era il mercatino dell'usato, semmai. A differenza di chi la Ferrari se l'è potuta permettere per anni (anche sopra le proprie possibilità...) e magari se l'è gestita male, facendola apparire come una Cinquecento.