Tutta l'Inter è a un bivio. Uomo forte, due potenziali identikit per Thohir
Chiamatela pure 'Firenze, la ripartenza'. Come un titolo di un film d'azione, l'Inter si prepara alla battaglia del 'Franchi' senza la sicurezza di avere il Profeta nerazzurro. Con o senza il brasiliano, questa gara arriva come un appello da non fallire, come un match che delimita il confine tra crisi e rinascita. La 'fortuna' ha messo fuoricausa Rossi e Borja Valero, ma Mazzarri e la squadra ancora convalescente conoscono bene la forza dei Montella-boys, con un Cuadrado in versione monstre che si candida ad essere lo 'spacca-tutto' Viola. L'Inter prepara l'elmetto e lo scudo, per difendersi e far male.
L'appuntamento contro Montella arriva dopo una settimana - l'ennesima - particolare. Thohir ormai si è immerso completamente nel mondo Inter e dopo la sua prima campagna acquisti e la rivoluzione a livello societario arrivano comunque richiami da Milano. Moratti, Mazzarri e squadra hanno reclamato a gran voce una presenza più frequente da parte sua. Cosa che difficilmente avverrà ed ecco che torna il solito ritornello: 'l'uomo forte'. Il cantante-tifoso Enrico Ruggeri ha chiesto un dirigente forte ma dal dna nerazzurro. Con lo slogan 'Inter agli Interisti' reclamato, voluto come sfondo di queste giornate frenetiche, Oriali aspetta e spera, lui che correrebbe di nuovo ad Appiano Gentile. Ma nella giostra di nomi circolati in questo periodo non tutti corrispondono all'identikit del Lele nerazzurro. Indipendentemente da tutto sarà fondamentale non ripetere alcuni errori del passato. Montali, grande uomo di sport e grande professionista, ricorderebbe molto un errore del passato di stampo 'Morattiano', Velasco insegna...
La girandola di nomi vede Leonardo, Sabatini, Berta e Sartori. Gente di altissima qualità, con poco stampo nerazzurro ma che stuzzica la fantasia del tifoso. Con buona pace del grande Ruggeri, forse ET farebbe meglio a indirizzarsi verso un manager internazionale, come il nome del club suggerirebbe. Il Leo 'di mondo' sarebbe l'ideale, competenza tecnica, conoscitore del mondo del pallone e personalità forte sarebbero qualità e doti perfette per l'Inter che sta nascendo e che verrà. Thohir e Mazzarri, l'uomo forte e Montella. Tutta l'Inter è a un bivio.