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Tutte tranne te

di Filippo Tramontana

La cosa che mi stupisce di me è che ancora non me ne sia fatto una ragione. Ho pensato di essere malato di vittimismo e mi sono immerso nel mio umilissimo esame di coscienza per capire come risolvere la cosa, ma poi ho aperto gli occhi, ho osservato di nuovo, meglio, e sono giunto alla conclusione che la realtà alla fine è proprio come l’avevo fotografata: qualunque cosa faccia l’Inter, secondo l’opinione pubblica, la fa sempre peggio degli altri e, quando è l’evidenza a mostrare che l’Inter è migliore, per gli altri fa sempre peggio dei meravigliosi altri.

Lo so, scopro l’acqua calda, ma che ci posso fare? Fanno tutte bene tranne l’Inter. Sì perché dopo la dolorosa e meritatissima sconfitta di domenica mi sono ritrovato a dover sentire e leggere cose assurde. L’Inter veniva paragonata a squadre che fino ad ora hanno fatto la metà dei suoi punti e hanno preso il doppio dei gol. Ma come? Stiamo forse scherzando? E il più “buono” parlava di punti quasi meritati di fronte però ad un calendario facile manco le altre avessero giocato contro tutte le grandi della serie A.

Intanto diciamo che al momento le grandi del campionato sono le “piccole”, così giusto per puntualizzare. L’Inter ha sbagliato una partita, alla grandissima, e ne sbaglierà altre. Non dimentichiamoci che i nerazzurri sono una squadra in costruzione che ha bisogno di tempo. Eppure fino ad ora Mancini ha ottenuto 5 vittorie su 6 partite, ha perso contro la squadra fisicamente più in forma del campionato e ha 15 punti su 18 in classifica: + 4 sulla Roma, + 6 su Napoli e Milan, + 10 sulla Juventus, tutto per grazia divina ricevuta? Dubito. L’Inter ha costruito questo inizio di campionato sulla solidità e ci è riuscita in tutte le partite giocate, eccetto una. Per una squadra che nel precampionato era stata data spacciata da tutti (strano eh…?) non mi sembra poi così male.

Nessuno, io in primis, vuole nascondere i limiti legittimi e preventivabili dell’attuale Inter, ma non è giusto nemmeno toglierle i meriti per celare i limiti degli altri. Potrei iniziare il concetto parafrasando un ex allenatore nerazzurro: “Non si parla mai di un… che ha incassato tanti gol e ha pochi punti, non si parla di un… che perde e pareggia partite in cui è nettamente favorita…”. Potrei continuare ma mi fermo. Il fatto è che ha ragione Mancio quando dice che tutti aspettavano questo tonfo. Che è più facile parlare male dell’Inter rispetto ad altre realtà.

Diciamo che quando una grande è in testa, chiunque essa sia, non ha la simpatia dalla sua, è sempre e comunque vista male e “gufata”, ci sta per carità. Ma verso l’Inter c’è livore e questo non lo capisco proprio. Non mi lascio abbindolare ma purtroppo non riesco ancora ad abituarmici. Che volete che vi dica, cambiare non è facile… chiedete a Mario!


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