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Tutti con Mazzarri? Vedremo...

di Filippo Tramontana

Sono giorni che, dati i risultati e il gioco della nostra Inter, critichiamo e condanniamo l’allenatore. Non c’è dubbio che, fino ad ora, non si può che essere delusi dal rendimento della squadra e di conseguenza della poca influenza che il mister ha sulla stessa. Mazzarri ha le sue colpe e nessuno, tra critici, addetti ai lavori e tifosi le ha nascoste. Ma, per una volta e per un attimo solo, proviamo ad accantonare il “problema” Mazzarri e solleviamo un’altra questione degna parimenti di nota. Perché si parla pochissimo delle “colpe” dei giocatori? E’ indubbio che molti non stiano rendendo come ci si aspetterebbe e altri sono palesemente fuori forma, ma la cosa che preoccupa di più è il fatto che, una volta in campo, non seguono per nulla i dettami dell’allenatore.

Dubito che Mazzarri in settimana dica a Ranocchia di stoppare male la palla o lanciarla nel vuoto a 50 metri di distanza, dubito che dica a Dodò di scalare sull’uomo di Vidic lasciando solo Callejon, dubito che dica a Palacio (…”lesa maestà Rodrigo, lo so ma è giusto per rendere l’idea, per me tu sei intoccabile”) di sbagliare davanti alla porta o a Kuzmanovic di perdere palla a centrocampo. Ci sono errori in campo che non possono dipendere da chi sta in panchina. Se sbaglio uno stop oppure un passaggio a un metro è colpa solo ed esclusivamente mia non del mio allenatore. Quindi arrivo al punto: penso che anche i giocatori debbano recitare il mea culpa.

Il capitano dell’Inter non può e non deve dire che un passo falso dopo due vittorie ci può stare. Ma stiamo scherzando? Ci si deve incazzare come bisce per aver perso a Parma (8 sconfitte su 9 fin lì) la possibilità di arrivare al terzo/quarto posto inanellando la terza vittoria di fila. Ma cosa vi salta in testa di dire? Andrea sei il capitano, ricordatelo! Quella fascia è stata di Zanetti rendiamole omaggio santo cielo! Tutti a dire: “Siamo con il mister!” e allora dimostratelo in campo. Hernanes dice che si è vergognato della partita di sabato e che non si ripeterà mai più. Purtroppo sono promesse già fatte da altri e che spesso non sono state mantenute. Forse è ora di dare seguito sul campo alle dichiarazioni di stima nei confronti del mister che in questo momento è ingiustamente l’unico sulla graticola. In fondo, alla fine, come interisti, siamo tutti nella stessa barca.


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