UCL essenziale. Il paradosso di Milito, il suo vice e quel legame col futuro
Meno di tre anni fa i nostri giocatori ricevevano da Platini la medaglia di campioni d'Europa e una coppa immensamente gratificante dalle grandi orecchie. Oggi siamo alla ricerca di un terzo posto che ci consenta di onorare quella competizione che fa parte del nostro DNA da sempre. Moratti ne fa una questione di blasone internazionale. Ci mancherebbe, è fondamentale farsi restituire la tessera di questo club esclusivo. Ne va dell'immagine dell'Inter. Ma l'immagine si costruisce tornando a essere vincenti, e per farlo servono investimenti. Uno più uno fa due, per questo il gradino più basso del podio oggi per i nerazzurri varrebbe quasi come un titolo. Perché senza i milioni della Champions il futuro vincente rischia di diventare un'utopia.
Questo futuro si programma già oggi. L'Inter guarda, osserva, come un segugio studia le prossime mosse. Nel mirino c'è Mauro Icardi, talento seguito sin dai tempi del Barcellona. Messi lo volle accanto a sé, poi la Sampdoria con un guizzo anticipò tutti. Da tanti è considerato il vice-Milito, gli 8 gol realizzati in questa stagione fanno di lui il pezzo pregiato del mercato estivo. Maurito vuole l'Inter, l'Inter vuole Maurito. Risulterà importante adesso non farsi scappare questo autentico gioiello. E' arrivato Kovacic, c'è la continuità per il progetto giovani nato tanti anni fa. Gli errori sono stati commessi, è inevitabile negarlo. Ma è altrettanto vero dire che attraverso i passi falsi si cresce, ecco perché c'è fiducia nell'Inter che verrà. Si cerca il rodaggio, il giusto percorso.
Tanta carne al fuoco, che per cuocere al meglio ha bisogno dei soldi, di quei cash che caratterizzano ogni sessione di mercato. Ecco perché l'Europa, la Champions, è l'obiettivo minimo da raggiungere. Per farlo, l'Inter tornerà in campo già domenica sera, con la voglia di cancellare l'amara gara di Siena. All'andata, i clivensi furono il punto di svolta per Stramaccioni e per tutta l'Inter. Venne utilizzata per la prima volta la difesa a 3. Al ritorno, il tecnico nerazzurro sta seriamente pensando di tornare a 4 dietro, vista la grave assenza di Walter Samuel. Ci sarà Mateo Kovacic, utilizzato probabilmente come trequartista alle spalle di Cassano e Diego Milito. Sì, il Principe. Uno dei legami con la notte di Madrid. Quando lui è andato a segno, in questa stagione, la vittoria ha fatto capolino. Milito per tornare in Champions e per regalarci Icardi, colui che ne prenderà il posto. Un paradosso. Passato, presente e futuro, un filo invisibile da non spezzare.