Un Natale di regali e un Capodanno con il botto per il mercato dell'Inter?
Il mercato non si ferma mai, si sa, e lo dimostra il fatto che anche la vigilia di Natale ci ha regalato emozioni come raramente accade: il nome di Podolski ha aperto la giornata, proseguita poi con Diarra e l’affair Cerci. D’altronde il mercato invernale si avvicina e i contatti preliminari devono per forza di cose essere già avviati da tempo, alla fine quello che manca è solo l’ok del giocatore al trasferimento. Thohir ha dimostrato ancora una volta di non voler aspettare oltre e di essere intenzionato ad accontentare Mancini con i giocatori di cui ha bisogno per essere competitivo subito, già nel girone di ritorno, per cercare di raggiungere quel terzo posto che vorrebbe dire molto per il futuro sportivo ed economico del club. Thohir da imprenditore ragiona come tale, peccato che il calcio non sia una scienza esatta e che a investimenti corposi non conseguano risultati importanti. Ma, al contrario, senza rinforzare a dovere la rosa è improbabile scalare le attuali gerarchie. Il tycoon ha il dovere di assecondare le idee del nuovo tecnico, magari con uno sforzo economico, e se le indiscrezioni troveranno conferma anche il mercato di riparazione, notoriamente più soft visti i tempi ristretti per le trattative, potrebbe riservare qualche botto di capodanno per l’Inter (aiutato naturalmente dal fatto che sarebbero operazioni quasi a costo zero: investire sì ma sempre con un occhio al bilancio). Indipendentemente da come vada lui un messaggio lo ha comunque sempre dato: lo scorso gennaio con l’arrivo di Hernanes, questa estate con un mercato molto vivace, come non era ormai da diversi anni; quindi con il cambio di allenatore di fronte all'evidenza e ora con trattative interessanti quanto necessarie a gennaio.
Ma se il mercato non si ferma, approfittiamo delle festività natalizie per fermarci un attimo noi ad analizzare che anno è stato il 2014 per l’Inter. Sicuramente un anno difficile, un anno di transizione, l'ennesimo. Quello che ha visto la storica uscita di scena di Moratti (anche se è rimasto azionista), il cambio di allenatore e tanti cambi in squadra, con addii illustri e arrivi di spessore. Una stagione conclusa quantomeno con l’ingresso in Europa League e il passaggio del turno a gironi, ma anche con risultati ancora zoppicanti in campionato: l’Inter non chiudeva nella parte destra della classifica da tempo immemore e anche l’arrivo di Mancini non è che abbia cambiato tanto le cose, per lui una sola vittoria, contro il Chievo, e pari contro Milan e Lazio. Segno che forse la soluzione non era così semplice come l'avvicendamento in panchina. Ma l’importante, come si diceva, è continuare a dare ai tifosi messaggi di presenza, desiderio di rivalsa, voglia di vittoria.
E infine approfittiamo come da tradizione di queste festività anche per inviare a tutti i nostri lettori, sempre più numerosi, i più calorosi e cordiali auguri di serene feste. Una fiducia che ci avete confermato anche nel nostro sesto anno di attività, a dimostrazione che anche per noi, come nelle migliori squadre, cambiano gli interpreti ma non le prestazioni. Un ringraziamento quindi alla nostra redazione, che anche nelle festività natalizie vi tiene aggiornati su tutte le novità e i movimenti di mercato, e a voi che continuate a sceglierci. E la promessa per il futuro non può che essere di una continua crescita e un costante miglioramento.
Buon Natale!