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Una lezione dal migliore dei motivatori

di Fabio Costantino

Ancora una volta bisogna dargliene atto: quando Mourinho dice qualcosa, qualsiasi sia l’argomento di discussione, mette in moto dei meccanismi inspiegabili che hanno sempre conseguenze sui diretti interessati. Finora la replica principale ai suoi messaggi mai troppo velati è stata soprattutto qualche arrabbiatura o controrepliche stizzite. Stavolta la risposta alla conferenza stampa di sabato ha portato tanta, tantissima acqua al mulino dell’Inter. Cos’ha detto lo Special One? Tra gli altri temi, ha sottolineato con la penna rossa che Samuel Eto’o è l’attaccante più forte che abbia mai allenato. Un complimento non banale né di poco conto, indirizzato però anche a Zlatan Ibrahimovic, del quale il camerunense ha preso il posto in maglia nerazzurra.

Probabilmente lo svedese non raccoglierà la pietra lanciata dall’ex tecnico (il giorno prima è andato in gol a Getafe, ma credo che le parole di Mourinho gli siano passate davanti alle orecchie senza lasciare traccia…), a farlo è stato invece Eto’o, che lusingato dalle parole del suo allenatore ha sfoderato una prodezza non da lui, una conclusione a giro degna di un fantasista più che di una punta impietosa sotto rete. Il bomber è andato così al di là di ciò che da lui ci si aspettasse, sbloccando una situazione a dir poco complicata, in cui lo 0-0 sembrava voler rimanere al suo posto, sul tabellone, fino al triplice fischio finale. Un gol fantastico, da copertina, forse l’unico modo, domenica pomeriggio, per conquistare il fortino di un ottimo Parma.

Mourinho è stato motivatore oltre le sue aspettative, che Eto’o fosse un grandissimo attaccante non è un mistero, ma che segnasse reti di questa bellezza era ignoto forse persino ai compagni del Barcellona. Ad ogni modo, che sia l’inizio di una lunga serie di magie o un caso isolato, godiamoci questa vittoria, timbrata anche dal Principe Milito, meno efficace del solito ma sempre pronto, alla prima (o seconda, chissenefrega) palla buona a entrare nel tabellino dei marcatori. Con questi due in attacco, e con un Balotelli finalmente propositivo e positivo, in grado di cambiare la partita con il suo ingresso (non negarlo, caro Mou…), noi tifosi dell’Inter possiamo dormire sonni tranquilli. Dopotutto, se la Juve non fa paura allo Special One, perché dovrebbe farla a noi che ci limitiamo a sostenere con tutto quello che abbiamo dentro questa squadra?


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