Una notte da Inter
Nessun calcolo. L'Inter stasera dovrà giocare una delle più importanti partite degli ultimi anni, senza dubbio: da tempo non c'era una così alta posta in palio. Contro il Psv Eindhoven, la squadra nerazzurra ha un solo obiettivo: vincere. E sperare poi che il Tottenham non faccia lo stesso sul campo del Barcellona. Cronache catalane ci raccontano di un Ernesto Valverde che, già orfano di tanti elementi, sarebbe orientato a risparmiare parecchi titolari: chissà. Francamente, non riusciamo a vedere un Barça arrendevole dinanzi al proprio pubblico. Discorsi che, in ogni caso, dovranno essere eventualmente affrontati solo dopo i 90 minuti di San Siro: vietato disperdere energie nervose.
Gli olandesi di Mark Van Bommel, ormai fuori da tutto, arrivano a Milano per lasciare l'Europa a testa alta. Per cui, guai a sottovalutare l'impegno. Ci saranno delle difficoltà accessorie, come gli infortuni di Vecino (out) e Nainggolan (a mezzo servizio) o le assenze a causa di quella scempiaggine che è il FFP Uefa (in particolare Gagliardini e Joao Mario, oltre a Dalbert comunque in infermeria). Centrocampo devastato, quindi, e Luciano Spalletti impegnato a trovare soluzioni alternative. Adattare qualcuno in mediana? Sdoganare le due punte? Proporre una trequarti ultra-offensiva? Quale che sia l'atteggiamento tattico, quello che dovrà restare immutato sarà l'approccio mentale alla sfida. Attaccare, segnare, fare i 3 punti. E poi vada come vada.
Siamo nella fase a gironi, ma questa notte ricorda da vicino le epiche rimonte europee dei nerazzurri. A partire dai tre gol rifilati al Liverpool nella Coppa dei Campioni del 1964-65 fino ad arrivare all'inzuccata di Vecino contro gli Spurs, passando per il 3-0 all'Aston Villa e quello allo Strasburgo. Guai a pensare che l'Inter abbia depauperato il vantaggio acquisito. Questa è una visione miope del girone: i nerazzurri hanno fatto i punti che dovevano, non inventiamoci alchimie strane. Hanno battuto il Tottenham in casa e il Psv in Olanda, riuscendo anche a imporre il pari ai fenomeni catalani. Le due sconfitte sono arrivate al Camp Nou e a Wembley, e vanno accettate. Soltanto un calendario beffardo fa vedere oggi un'Inter meno favorita degli inglesi per il passaggio del turno. Accade perché gli Spurs di Mauricio Pochettino vanno a giocare il loro match più difficile trovando un Barça già matematicamente primo e con tante defezioni: questa è l'amara verità. In qualsiasi altra condizione, nessuno si sognerebbe di concedere agli inglesi così tante chance di qualificazione. Ma tant'è.
L'Inter faccia l'Inter, esattamente come ha fatto finora. Guardi il suo avversario dritto negli occhi e scansi qualsiasi tipo di potenziale rimpianto. Alla peggio, si potrà incamerare un insegnamento ulteriore per quello che è il percorso di crescita innegabile di questo gruppo, sempre più indirizzato verso una crescita a 360 gradi.
San Siro sarà ancora pieno, succeda quel che succeda. Ai ragazzi si chiede solo una notte da Inter.