Una vittoria che ci mette le ali
Letteralmente, Salisburgo significa, in lingua tedesca, 'borgo del sale'. Eppure ieri sera ha regalato tanta dolcezza ai cuori nerazzurri, perché battendo la squadra della Red Bull l'Inter ha ottenuto, l'8 novembre, la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia. In una partita a lungo insipida, è servito l'ennesimo gol di Lautaro Martinez a scongiurare il rischio di un match troppo significativo a Lisbona contro il deludente Benfica. Un rigore arrivato nel finale, prima che le paturnie iniziassero a farsi vive, e trasformato con freddezza dal Toro, entrato al minuto 68 e già capace di colpire una traversa. Il Toro abbatte un altro toro, il titolo è pressoché scontato. Ma vincere in Champions League non lo è mai, anche in un Girone discretamente più agevole rispetto a quello mortale della scorsa stagione, in cui comunque i valori previsti sono stati ribaltati dall'effetto Real Sociedad.
Nella città di Mozart è dunque l'Inter a esibirsi con la propria sinfonia, in un crescendo che trasuda consapevolezza. L'intenzione di non subire nulla si sposa perfettamente con la convinzione di avere migliori carte da giocarsi nel lungo andare, non a caso quelle pescate dal mazzo da Simone Inzaghi fanno la differenza con prestazioni anche migliori di coloro a cui hanno preso il posto in campo. La forza di questa squadra che ha imparato anche a gestirsi senza per forza specchiarsi con inutile retorica e badando a una gradevolissima concretezza. Che solo di rado non viene accompagnata dalla qualità espressiva.
I nerazzurri sono dunque agli ottavi di Champions League (e al prossimo Mondiale per Club che garantisce tanti dindini) e dovranno solo cercare di arrivare primi nel loro girone, concentrandosi però soprattutto su un campionato che li vede in vetta alla classifica. La strada è ancora molto lunga ma così come sul rettangolo di gioco ad accompagnare la squadra sarà la medesima consapevolezza di poter avere più benzina delle avversarie quando le energie inizieranno a ridursi un po' per tutti. Testa al Frosinone, dunque, per chiudere bene prima della sosta e non aumentare le aspettative di chi insegue. Intanto, in onore della Red Bull, facciamo in modo che questa qualificazione ci metta definitivamente le ali.