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Viaggio in auto, risate, salamella, stupore al Meazza... Vi hanno tolto tutto

di Filippo Tramontana

Vi invito a chiudere gli occhi e a immaginare uno stadio vuoto. Anzi, cerchiamo di essere più precisi e ad entrare meglio nel dettaglio. Immaginate San Siro il giorno del derby. Voi avete comprato il biglietto con grande anticipo sull’evento e finalmente arriva questo atteso 22 dicembre. Andate in macchina a prendere i vostri amici, al ritrovo suonate il clacson e sorridendo li fate salire, un saluto, tre pacche sulle rispettive spalle, una vecchietta sulla gamba del più giovane e una parolaccia per “battezzarlo”, facendogli capire simpaticamente tra le risate che lui è il più piccolo e fa casino solo quando lo dite voi.

Ovviamente in macchina siete in 5, le fidanzate le avete lasciate a casa o al ristorante. In due siete dell’Inter, altri due del Milan (giusto per par condicio) il più giovane è della Juve (sapete, ci vuole sempre qualcuno contro cui coalizzarsi…) e si prende i vostri improperi (poverino, chi glielo ha fatto fare di venire con voi!). Tutto pronto, accendete la macchina e partite. Aprite il cruscotto e inserite il cd del Pezzali (sempre interista ma questo è un caso), partite intonando a gran voce “la dura legge del gol”, sorridete e pregustate l’ingresso al Meazza, la Scala del calcio.

E’ vero, c’è sempre l’inconveniente parcheggio e relativo rischio di multa ma facciamo finta di niente. Parcheggio “pirata” sulle strisce perché uno di voi vi ha fatto fare ritardo causa malessere di stomaco dovuto al sabato sera precedente (mannaggia a lui prendete sicuro la multa e speriamo che non passi il carro attrezzi!!). Fermata d’obbligo al chiosco prima dell'ingresso: salamella e birra per entrare in clima, chi è stato male “salta” tanto ha già dato la sera prima. Fila al cancello e poi via con il cuore in gola sugli scalini che portano al vostro posto a sedere. La testa vola con i cori, e subito si passa alla voglia pazzesca di sentire le urla della Nord e della Sud, siete pronti a sgranare gli occhi davanti alle loro incredibili coreografie che rendono il derby di Milano uno dei più affascinanti a livello mondiale.

Chi avrà battuto l’altro sugli spalti? Chi alzerà lo scettro pre-partita dell’idea più bella? Sapete quanto sforzo, lavoro, soldi e fantasia stanno dietro quelle vignette, figure, immagini e colori? Mamma mia che brividi il derby di Milano. Lo penseranno anche gli stranieri incollati davanti alla tv mentre voi lo pensate da dentro il Meazza, quanto siete fortunati e invidiati in questo momento. Ecco, l’ultimo scalino e poi… bocca aperta, uno spettacolo così non lo avete mai visto, il fiato vi si blocca e la bocca non si chiude più, il mondo si ferma per un attimo davanti agli ottantamila di San Siro che urlano. Che spettacolo magnifico. Questo è San Siro, questo è il derby, questa è Milano. Ora smettete di immaginare, aprite gli occhi… niente urla, niente tifo, niente colori. Vi hanno tolto il derby. Ringraziate chi sapete!


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