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Walter, ora è tutta tua

di Francesco Fontana

"Anno di transizione, il cambio di proprietà è stato un evento unico e ha inciso molto. Annata di raccolta dati, a fine campionato sarò più preciso su tutto". Tutto vero mister Mazzarri, ma ora l'Inter è tutta tua.

Questa stagione è stata particolare, storica per certi versi e attendersi qualcosa di più a livello di risultati sarebbe stato azzardato, diciamolo con sincerità. In fin dei conti la Juventus è stata e rimane di un altro pianeta, la Roma rispetto alle altre lo è stata altrettanto e il Napoli non poteva fallire il piazzamento Champions dopo una campagna acquisti sontuosa. A livello qualitativo l'Inter avrebbe potuto fare poco di fronte a tre rose del genere (non solo a livello di 11). Tutto sommato la posizione che ha creato una certa bagarre è stata solo una, quel quarto posto conquistato in volata dalla Fiorentina, considerando che il Milan via via si è autoeliminato da qualsiasi corsa, anche se Parma e Torino hanno dato non poco fastidio fino alla fine. I punti, forse si può dire che con più coraggio e con una continuità di risultati che raramente c'è stata il duello con i viola avrebbe potuto assumere sviluppi differenti. Sottigliezze? Forse no. Non credo che chi si accontenta goda, ma il quinto posto per quest'anno può andar bene. Però l'aspetto che più è mancato, il vero campanello d'allarme di questo campionato è stata l'identità, mai arrivata e mai acquisita. Di gioco e di carattere. È questa l'unica vera accusa che può essere mossa contro Mazzarri. Ora il mister può dimostrare a tutti di poter far la differenza anche in una big. I capolavori di Livorno, Reggio Calabria, Genova e Napoli sono tali e lo rimarrano per sempre, ma a Milano è tutto diverso, per mille motivi. 

La nuova stagione porta in dote proprio la possibilità di scacciare i fantasmi e le accuse di chi mette in dubbio il 'livello' del tecnico toscano. Attenzione: molto dipenderà da questa campagna acquisti in cui nessuno attenderà colpi alla Cristiano Ronaldo o alla Lionel Messi, ma giocatori utili e funzionali al progetto certamente. Perché in un momento così difficile a livello economico è proprio questo l'aspetto focale nella ricerca di nuovi giocatori: l'utilità, sia per l'immediato che in prospettiva in un'Inter dove 'progetto' è stata la parola d'ordine sin dal primo giorno da nuovo proprietario di Erick Thohir. Ben vengano, quindi, M'Vila, Behrami o chi per loro, un buon esterno e un attaccante 'che faccia gol', ma quello che conta e che farà la differenza per tutta la prossima stagione sarà l'aver costruito una squadra utile, completa e senza lacune. Tutto questo è possibile anche senza dover strappare assegni con vari zeri e strapagando giocatori a mo' di Paris Saint-Germain e la stessa Inter ne è stata la grandissima prova negli ultimi anni. Occasioni e possibilità da cogliere al volo, quindi. Con una rosa del genere Mazzarri sarà libero di dimostrare tutte le proprie qualità.

E' questa la stagione del riscatto, quella degli 'zero alibi'. Nessuno chiederà lo scudetto o darà per scontata una qualificazione Champions che forse sarà ancora più difficile rispetto allo scorso campionato. Le tre davanti si rinforzeranno, il Milan si concentrerà solo su questo obiettivo e la Fiorentina sarà sempre lì, pronta a lottare e a dar fastidio, senza dimenticare le possibili sorprese. L'anno prossimo, però, la mano di WM dovrà vedersi definitivamente, squadra e allenatore saranno chiamati a giostrare bene su entrambi i fronti (non lasciando per strada il terzo, una Coppa Italia da non buttare), cercando una continuità di rendimento mai avuta nello scorso campionato. Sarà fondamentale dare quel 'qualcosa in più' che permetterà, chissà, di evitare tutti quei pareggi e passi falsi che hanno creato una strana sindrome da San Siro o di sciogliersi come neve al sole negli scontri diretti, quelli che contano (vedi le cadute di Milano contro la Roma, di Napoli o dello Stadium). "Non valorizza i giovani": l'accusa perenne mossa dai più a Mazzarri. La nuova stagione offrirà anche questa opportunità, zittire gli scettici consacrando definitivamente Mateo Kovacic e Mauro Icardi, due super talenti grezzi che il mister potrà svezzare.

Il primo anno è storia, stagione di appunti che giocoforza servirà per il futuro. Nessun cambio di proprietà, nessun grande obiettivo dato per scontato, solo un po' di fiato sul collo, ma all'Inter questo è più che normale. Walter, ora l'Inter è tutta tua.


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