Assuncao a FcIN: "Inter equipazo, ma per me il Porto parte favorito. Calhanoglu è proprio forte, occhio a Otavio"
Paulo Assunção da Silva, ex centrocampista di Porto e Atletico Madrid, ha affrontato l’Inter nei gironi di Champions League del 2005/6. Oggi segue con interesse le vicende della sua ex squadra e ovviamente il torneo continentale più importante a livello di club. In esclusiva per FcInterNews ecco il suo pensiero sulla doppia sfida tra nerazzurri e dragoni: "Un confronto molto difficile per entrambe le contendenti. Parliamo di due squadre molto forti, che hanno vinto la Champions più volte nella propria storia. Quando il Porto gioca in Europa dà sempre il massimo, gioca duro, lo stesso vale per l’Inter che comunque sta bene. Saranno partite complicate, è difficile dire chi possa vincere".
Chi vede favorito?
"Per me il Porto. Quando i lusitani giocano in casa, sono sempre i favoriti. Certo, l’Inter resta una grande squadra, un equipazo. Non sarà facile batterli, giocano concentrati ogni partita e servirà il massimo per superare i nerazzurri. Io per ovvi motivi spero che il Porto abbia la meglio".
Storicamente il Porto ha eliminato spesso le squadre italiane.
"Il Porto non muore mai. Non a caso quando affronta squadre italiane o spagnole ha grandi stimoli. La verità è che non è semplice affrontare il Porto. L’Inter però ha un ottimo allenatore, grandi giocatori, è pronta per gli ottavi di finale della Champions”.
Chi apprezza maggiormente dell’Inter?
"Calhanoglu, è proprio forte. Io giocavo là in mezzo al campo e mi piacciono tanto giocatori come lui, il turco comanda il gioco e la partita. Tutti i palloni passano da lui. Stesso discorso per Otávio del Porto: un atleta che ora fa parte della selezione portoghese, me encanta, come Calhanoglu. A tal proposito aggiungo che la qualificazione potrebbe essere decisa proprio dalla sua prestazione, anche se scenderanno in campo top player da una parte e dall’altra".
Le piace Sérgio Conceição?
"Sì, lui è esattamente come quando scendeva in campo. Prepara minuziosamente ogni partita, come allenatore è uguale, uguale, uguale. Studia molto bene gli avversari, gioca per vincere ogni partita. Non gli importa che sia in casa o fuori. Vuole che i suoi calciatori diano sempre il massimo. A me ricorda Diego Pablo Simeone, assomiglia al Cholo. Per questo ottiene il massimo dai suoi calciatori".
Potrebbe seguire la traiettoria di Mourinho?
"Conceição ha giocato in Serie A. Da lì ha imparato molto, perché parliamo di un campionato davvero tattico. È sempre difficile affrontare squadre italiane, anche per via delle marcature. Quindi dico solo che Sergio può insegnare tanto ai suoi ragazzi e fare bene ovunque".
Lo vedrebbe bene in Italia e sulla panchina dell’Inter?
"Sì, certo. Speriamo per lui (ride, ndr)".
Cosa ricorda delle sue sfide contro l’Inter?
"L’Inter era una squadra fortissima. C’erano Cambiasso, Veron, Adriano. Per me affrontare l’Inter in Champions fu un sogno perché fu forse la mia prima partita della competizione. E vincemmo pure".
Giocare a San Siro e al Do Dragão dà i brividi.
"Quando noi scendevamo in campo al do Dragão i tifosi ci supportavano, ci stavano vicini. Di San Siro ricordo uno stadio enorme, molto bello. Quando l’Inter gioca in casa ha e porta pressione, devi essere concentrato al massimo per ribattere alla voglia di vincere dei nerazzurri nel loro impianto".
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