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Belfodil a FcIN: "Domenica la mia opportunità. Moratti è un grande. A gennaio..."

di Domenico Fabbricini
Fonte: dagli inviati Domenico Fabbricini e Christian Liotta

Domenica sera l’Inter è attesa dalla gara di Torino contro la squadra granata allenata da Ventura, potrebbe essere l’occasione per Ishak Belfodil di giocare da titolare vista l’assenza di Milito. Probabilmente è per questo che in questa settimana il suo nome è sulla bocca di tutti, è uno dei più gettonati nelle interviste e lui stesso sa di dover sfruttare l’occasione per dimostrare il suo valore. Di questo, dell’arrivo di Thohir e di mercato ha parlato Belfodil in una lunga intervista ai nostri microfoni che vi proponiamo.

La partita di Torino potrebbe rappresentare per te un’occasione per giocare da titolare, finora hai trovato poco spazio, come te lo spieghi?
“Siamo in un grande club e ci sono tanti altri giocatori. Quando questi si chiamano Milito, Palacio, Icardi, Alvarez è difficile trovare spazio rispetto a quando si gioca in altre squadre. Ma lavoriamo tutti per guadagnare un posto in campo la domenica”.

Com’è andata questa settimana di allenamenti con tanti giocatori via in Nazionale: avete provato qualcosa di particolare, magari a livello individuale?
“Sì abbiamo lavorato molto soprattutto sulle cose che non sono andate bene contro la Roma, abbiamo analizzato alcuni errori. In settimana ci capita di dividerci in gruppi in modo che difensori, attaccanti e centrocampisti svolgano lavori specifici”.

Che partita vi aspettate a Torino?
“Una partita molto difficile perché il Torino ha giocatori bravi, alcuni nazionali, e il Toro è sempre stata una buona squadra del campionato italiano, lo dimostra la gara fatta contro il Juventus in cui ha perso solo 1-0”.

Moratti in questo ultimo periodo è stato molto vicino alla squadra, come lo avete visto voi in questi giorni di grande cambiamento?
“L’ho sempre visto vicino alla squadra, ovviamente non può essere sempre qui con noi ma sono stato in club in cui i presidenti erano molto meno presenti, avrà tanti impegni ma cerca sempre di esserci vicino. Non ho visto tanti cambiamenti nonostante il cambio di dirigenza”.

E a proposito, domenica sarà la prima partita della nuova proprietà, possibile anche la presenza di una delegazione indonesiana: avrete tutti gli occhi addosso.
“Sì ma anche prima della partita col Sassuolo si parlava di questo, forse ora un po’ di più perché sono arrivate le firme, ma per noi giocatori non cambia nulla perché abbiamo un contratto con questa squadra e dobbiamo essere professionisti senza pensare a questioni che non riguardano il campo”.

Contro il Locarno sono stati aggregati anche giovani interessanti come Ventre, Bonazzoli, attaccanti del settore giovanile. Come li hai visti?
“Ho visto bene Ventre, ha giocato con me in attacco, ha un fisico piccolo ma si muove molto bene, capisce bene il gioco e ha fatto una buona partita. Bonazzoli ha giocato meno, è entrato con la partita già sul 3-0 e ha trovato meno spazi ma mi hanno parlato molto bene anche di lui”.

Tornando su Moratti, sei stato uno degli ultimi investimenti di peso della sua era, potresti descriverci il tuo rapporto con lui?
“E’ una persona molto gentile, già nel modo di salutare i giocatori ed esserci vicino. Ama molto la squadra, il club, i tifosi. Vuole che diamo il massimo per i tifosi”.

E’ da poco uscito il libro di Zanetti, che comprende anche una parte in cui si parla di te: che rapporto hai col capitano?
“E’ una persona allegra, scherza sempre, quando lo vedevo in tv non sembrava così, non l’ho mai visto triste; parla con tutti, ti mette a suo agio e si rivolge a te come se ti conoscesse da dieci anni. Ieri ha fatto riscaldamento con noi e speriamo che torni presto a disposizione perché è un campione e una gran bella persona. Non sapevo che mi avesse inserito nel libro, mi fa piacere”.

Si parla spesso di una tua possibile partenza a gennaio, magari in prestito per giocare di più: come coglieresti un’opportunità del genere?
“Dipende da cosa avrò fatto fino a dicembre, se il prestito è la scelta migliore per tutti ascolterò le offerte e rifletterò. Ma mancano ancora tante partite da qui  a dicembre che può succedere di tutto. Io lavoro al massimo, con tranquillità, sperando sempre di giocare e dare il mio contributo al club”.

Ieri intervistato a InterNos su Inter Channel hai detto che un giorno potrai raccontare di aver giocato con Diego Milito, ma che opinione hai di Palacio, altra colonna dell’attacco nerazzurro?
“Secondo me è un campione, l’anno scorso si è infortunato meno di altri anni e portava avanti la squadra da solo a suon di gol, supportando anche la fase difensiva. Un esempio per gli attaccanti più giovani”.

Prima di arrivare all’Inter sei stato vicino anche ad altre squadre?
“Ufficialmente si è fatta avanti solo la Juventus a dicembre con un’offerta non di acquisto ma con una manifestazione di interesse. Il resto sono solo voci, l’unica vera offerta è arrivata dall’Inter che ci ha creduto più di altri e mi ha acquistato”.

Si parla spesso di una concorrenza tra te e Icardi, come la vivi?
“Molto bene anche con Mauro, lui è giovane come me, siamo arrivati insieme, ci aiutiamo a vicenda, mi piace giocare con lui perché siamo complementari ed è una brava persona con cui è bello anche dialogare. Ma non ho problemi con nessuno in gruppo”.

Volendo fare un paragone tra Walter Mazzarri e Roberto Donadoni, in cosa differisce il tuo attuale allenatore dal precedente?
“Preferisco aspettare di conoscere meglio Mazzarri per fare un buon paragone. Però posso dire che Donadoni era una bravissima persona e un buon allenatore, mi sono trovato molto bene con lui. Sono con Mazzarri da tre mesi ma prima di dire qualcosa preferisco aspettare”.

Ti ha colpito qualcosa in particolare di Mazzarri in questi tre mesi?
“Lui è uno che non lascia niente al caso, prepara sempre la partita in ogni dettaglio cercando di prevedere ogni aspetto così noi giocatori sul campo non restiamo sorpresi ma sappiamo già come comportarci in ogni frangente”.


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