.

Bonolis a FcIN: "Dubbi legittimi di Moratti. Alla Juve tutto è concesso"

di Alessandro Cavasinni

Come volevasi dimostrare. Inter stangata dal Giudice sportivo: due le giornate di squalifica inflitte ad Antonio Cassano "per avere, al termine della gara, nel sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, rivolto all'arbitro un'espressione ingiuriosa; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale". Un turno di squalifica anche al tecnico Andrea Stramaccioni, espulso dall'arbitro Giacomelli "per avere, al 46° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, correndo al di fuori dell'area tecnica e rivolgendo agli Ufficiali di gara un'espressione ingiuriosa; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale". Dopo la sfuriata a caldo di Massimo Moratti, l'Inter si trincera in un assordante silenzio stampa, che oggi sarà violato solo in via eccezionale per la conferenza pre-Rubin Kazan.

FcInterNews ha intervistato Paolo Bonolis, uno dei migliori conduttori televisivi della storia della tv italiana e interista doc. Bonolis, però, non è solo un tifoso accanito, ma uno che di calcio se ne intende davvero, al di là del tifo. E la sua amarezza mista a rabbia per questo momento delicato vissuto dalla squadra nerazzurra fa piuttosto riflettere.

Bonolis, rieccoci a parlare di torti a catena subiti dall'Inter, di squalifiche e di moralismi. Dopo il danno la beffa: Cassano fermato dal Giudice sportivo per due turni e Stramaccioni uno.
“Purtroppo è così. Ci sono due pesi e due misure. E' un mondo strano quello degli arbitri in Italia: alcuni sembrano potersi permettere di tutto, altri vengono puniti al primo mezzo sgarro”.

A cosa si riferisce?
“Semplice. Oggi Cassano e Stramaccioni fermati per proteste. Eppure non mi sembra che qualcuno della Juventus, dopo le sceneggiate di Catania, abbia subito sanzioni”.

Solita storia?
“Sembra proprio di sì, non ne usciamo e siamo costretti a guardare. E non facciamo i moralisti: arrabbiarsi mi pare il minimo visto quello che sta succedendo. Se al calcio vogliono togliere anche un po' di 'pancia', allora ce lo dicano subito e decretino i vincitori prima di giocare i campionati”.

Moratti si è infuriato. E' il caso di insinuare sospetti sulla regolarità del campionato?
E te credo! Uno non se pò manco incazzà?! (Esclama in puro romanesco, ndr). Ci mancherebbe altro. Lo sfogo di Moratti è stato legittimo. Il presidente spende milioni e poi vede svanire i suoi sforzi per colpa di altri. E' stato zitto dopo Torino, zitto dopo Bergamo, ma poi non ce l'ha fatta più. La Juventus e il suo presidente Agnelli fanno come vogliono, tutto gli è concesso. Proteste veementi, polemiche, criticano aspramente le squalifiche per il calcioscommesse, scrivono 30 sul campo: nessuno dice nulla. Poi Cassano protesta per un rigore enorme e gli danno due giornate di squalifica. Evidente che qualche dubbio ti possa venire, Calciopoli non è poi così lontana”.

La speranza è che si tratti davvero solo di errori.
“Ma cominciano a essere tanti. Già l'anno scorso questi della Juve hanno vinto il campionato e tutti ci ricordiamo come. Adesso che l'Inter si era avvicinata a un punto, l'hanno subito ricacciata dietro. Al minimo tentativo ti buttano giù. Poi dicono che uno fa pensieri cattivi: ma sono i fatti cattivi a farti venire pensieri cattivi! Dopo il danno, la beffa: come fu per Facchetti, quella dell'Inter è sempre una legittima difesa. L'ha ammesso pure Braschi, cosa vogliono di più?”.

Intanto torniamo a sentire frasi del tipo: “Alla fine del campionato i torti arbitrali si bilanciano”...
“Grande stupidaggine, non si bilancia un bel niente! Noi lo sappiamo, ci siamo passati da poco, la ferita è ancora apertissima. Al di là dei rigori eclatanti, poi, ci sono quelle decisioni che ti fanno imbestialire. Tipo i 3 minuti di recupero a noi sul 2-2 e i 6 alla Juve sullo 0-0. Oppure le scelte nel dubbio, come quella di Bergamo: il replay ha chiarito che il rigore non ci fosse, in diretta era dubbio e han dato subito rigore”.

Dalle sue parole si sente una grande amarezza.
“Ovvio. E non c'è più tanta voglia di andare a vedere le partite. Ma poi perché vogliono inculcarci questa cosa del calcio come isola felice? Viviamo in un Paese tra i più corrotti e dovremmo pensare che il mondo del calcio sia esente da ogni male? Che viva in una bolla di santità? Non scherziamo. La storia recente con scandali vari non ci ha insegnato nulla”.

Chiudiamo con un pensiero per Stramaccioni: si aspettava questo exploit?
“Stramaccioni si sta dimostrando un ottimo tecnico. Per ora ha svolto un lavoro davvero eccellente. Un allenatore trasformista, abile nella gestione degli uomini, grande motivatore. Poi è chiaro che deve fare i conti anche lui con la rosa che ha a disposizione. Quando i giocatori li ha, è in grado di adattarsi all'avversario e metterlo in seria difficoltà. Poi purtroppo nelle ultime due sfide ha pagato anche le tantissime assenze. A Bergamo mancavano i due terzi della difesa, mentre con il Cagliari non ha potuto mandare in campo il 3-5-2 che avrebbe voluto”.


Altre notizie