Botines a FcIN: "Zarate è un box to box, sa tutto dell'Inter. Anticipate Juve e Real Madrid, il merito è di Ausilio"
Dilan Zarate è uno degli ultimi arrivati in casa nerazzurra. Consigliato da Alberto Botines (l’agente di André Onana) si parla un gran bene del classe 2007. In esclusiva per FcInterNews ecco la presentazione del ragazzo da parte del suo procuratore: “L’idea di portarlo a Milano nasce quasi per caso, dopo una conversazione con Ausilio. Stavamo parlando un po’ di tutto, poi l’argomento si è spostato sui giovani. Piero mi ha chiesto se avessi qualcuno di affidabile da proporre, gli ho parlato di Zarate, specificando che un altro grande club italiano fosse interessato a lui, oltre alle big spagnole, ed ecco che i nerazzurri hanno mandato i propri scout a osservarlo. Rapidamente poi mi hanno contattato per dirmi che avrebbero voluto vederlo in nerazzurro una volta compiuti i 16 anni. Parola definitiva data il giorno del suo compleanno. È andato tutto secondo i piani”.
Chi dell’Inter ha seguito Zarate? E perché ha scommesso su di lui?
“Gli 007 delle giovanili. Ma la realtà è che si tratta di un’operazione orchestrata dal direttore sportivo Ausilio. Il merito di aver anticipato Juventus e Real Madrid è di Piero”.
Quali sono le caratteristiche di Zarate?
“Un centrocampista che può giocare da 6 e da 8. Si muove bene nel centrocampo a tre, da interno, ma pure in quello a due. È versatile, potente, un box to box”.
È giovanissimo, quindi con tutte le dovute precauzioni del caso, a quale calciatore famoso potrebbero essere accostate le sue caratteristiche?
“Potrebbe essere un profilo alla Santi Cazorla, gli piace giocare la palla, è abile con entrambi i piedi”.
Perché ha scelto l’Inter?
“Per la fiducia che gli hanno trasmesso. E perché si tratta di un club super grande. Aveva voglia di provare un’esperienza all’estero, il fatto che i nerazzurri abbiano disputato la finale di Champions è attraente. Noi conosciamo bene la città e la società, per questo gli abbiamo consigliato di accettare il trasferimento”.
Non crede che possa correre il rischio di perdersi?
“No, assolutamente. È un ragazzo maturo, sa cosa vuole. Si è trasferito da giovanissimo dalla Colombia alla Spagna. Ha lasciato la mamma in Sud America e ha vissuto col padre in Catalogna. Voleva proprio giocare a calcio. E il suo obiettivo è quello di diventare un professionista affermato”.
Pensa che un giorno Zarate, come è stato per Onana, potrà provare a fare la storia dell’Inter?
“Dilan non ha parlato direttamente con André, ma sia io che Jordi (l’uomo che cura la comunicazione dell’agenzia di Botines, ndr) gli abbiamo spiegato l’idea del club, come funziona a Milano, le pressioni del dover giocare per l’Inter. Abbiamo raccontato al ragazzo tutto. Lui sa dove è arrivato. Noi crediamo in lui e pensiamo che potrà davvero entrare nella prima squadra in futuro”.