.

Casotti a FcIN: "Ok Strootman, ma occhio a Mertens. Wes, Hazard e..."

di Alessandro Cavasinni
Mertens esulta con il compagno Strootman

E' uno dei maggiori esperti di calcio internazionale: Federico Casotti di Sportitalia ha analizzato ai microfoni di FcInterNews alcuni dei migliori talenti di Eredivisie e Ligue1, rispondendo anche a domande un po' scomode su Luc Castaignos e Wesley Sneijder.

Casotti, l'Inter è in difficoltà e si parla spesso di mercato. Partiamo da Eden Hazard: com'è la situazione del fantasista del Lille?
“Quello di quest'anno è un Hazard sottotono, lontano da quello ammirato lo scorso anno. E questa, per i club che vogliono prenderlo, non è necessariamente una brutta notizia. Le sue prestazioni, soprattutto in Champions, non stanno rispettando le aspettative: si attendeva la stagione della svolta, e invece, questo rischia di essere un anno da buttare”.

Come mai questo netto passo indietro?
“Sinceramente un po' sono preoccupato: evidentemente, Eden ha dei limiti sotto l'aspetto caratteriale, visto che pure in nazionale non ha mai trascinato il Belgio. Resta comunque un giocatore con grossi margini di miglioramento e, magari, il prezzo adesso sarà più basso”.

Quindi un suo approdo in Italia non è da escludere.
“No, anzi. Consideriamo che sono stati rifiutati 50 milioni dal Psg. Hazard vuole andare via dalla Francia, però vede la Serie A come torneo di passaggio: il suo vero obiettivo è il Real Madrid, che ha in Zinedine Zidane il suo più grande sponsor. Però resta il problema della classifica Inter: deve arrivare per forza in Champions”.

Passiamo all'Eredivisie. Si parla tantissimo di Kevin Strootman e Jan Vertonghen in chiave nerazzurra. Possibilità concrete?
“Partiamo da Vertonghen. Questo è un giovane che però è già capitano dell'Ajax e può vantare 5 o 6 anni di prima squadra. Centrale mancino: i suoi ex allenatori ne parlano tutti benissimo, considerandolo un difensore che pensa da centrocampista. Sa tirare punizioni e segna in media 6-7 gol a stagione. L'Arsenal prese Vermaelen, ma io già allora avrei preso lui. Ha grandissimo carisma e lo considero pronto”.

E Strootman? Che giocatore è?
“Con lui ci andrei più cauto. Bisogna sapere che è al Psv solo da quest'anno e alle spalle ha un'esperienza di soli 6 mesi in Eredivisie con l'Utrecht. E' chiaramente un ottimo elemento, in grado di ricoprire tutti i ruoli in un centrocampo a tre. Ha buona visione di gioco e ottimi piedi. A chi somiglia? Mi ricorda il primo Sneijder dell'Ajax: segna di meno di Wesley, ma anche perché al Psv ci sono altri giocatori deputati a mettere la palla nel sacco. Strootman sarebbe un ottimo investimento, ma non certo quello in grado di far fare il salto di qualità da subito”.

A proposito di Sneijder, perché sta attraversando una stagione un po' appannata?
“Penso abbiano inciso le voci di mercato, soprattutto sul suo senso di appartenenza. La partenza di Eto'o, certamente, ma anche una voglia del tutto naturale di mettersi alla prova in un altro tipo di calcio come quello inglese. Lui con l'Inter ha vinto tutto ed è quasi fisiologico pensare a nuove motivazioni”.

Rimanendo all'Inter, puoi spiegarci questi primi mesi non brillanti di Luc Castaignos?
“Intanto diciamo che qui in Italia, e all'Inter in particolare, il pubblico è molto esigente. Ricordo che a gennaio, quando la trattativa per portarlo in nerazzurro era agli sgoccioli, dissi il mio pensiero e lo ribadisco tutt'ora, anche se ormai è troppo tardi: io l'avrei lasciato ancora al Feyenoord per un anno o, almeno, l'avrei dato in prestito a qualche squadra italiana per farlo maturare. Certo, allenarsi tutti i giorni con i campioni nerazzurri fa crescere, però questi sono stati finora 6 mesi un po' sprecati”.

Castaignos, però, è stato utilizzato poco e, spesso, fuori ruolo.
“Anche questo è vero. Lui è prima di tutto un punto di riferimento, il tipico attaccante forte fisicamente che sa giocare spalle alla porta. Anche al Feyenoord ha giocato qualche partita da attaccante esterno, però lui resta una punta centrale. Tra l'altro ha anche molto carattere e resta un ragazzo dalle grandissime potenzialità. All'Inter non poteva che andare così, visto che è stato utilizzato in modo che avesse tutto da perdere. Fosse stata l'Inter di Mourinho, dove funzionava tutto, sarebbe stato diverso: nell'Inter di quest'anno, invece, l'ambiente è molto giù di tono”.

Chiudiamo con qualche consiglio per gli acquisti. Quali talenti vedresti bene all'Inter tra Francia e Olanda?
“In Ligue1 apprezzo molto Marvin Martin, centrocampista del Sochaux classe 1988. Lo scorso anno si è messo in luce con ben 17 assist ed è stato convocato da Laurent Blanc in nazionale. In Eredivisie, visto che l'Inter segue Strootman, consiglierei di dare un'occhiata anche a un suo compagno di squadra nel Psv, ossia Dries Mertens, lo scorso anno all'Utrecht. Mertens è prevalentemente un esterno alto, molto interessante. Entrambi costano ancora poco e restano accessibili per il calcio italiano”.

 

- La riproduzione anche parziale dell'articolo è consentita solo previa citazione della fonte FcInterNews.it. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge.


Altre notizie