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Corioni a FcIN: "Guardiola-Inter? Le sfide gli piacciono e mi ha detto..."

di Alessandro Cavasinni

E' bastata una capatina a Brescia per scatenare nuovamente la voce di Pep Guardiola all'Inter. Un rumor che torna, di tanto in tanto, ad affollare la mente e i sogni dei supporter nerazzurri. FcInterNews ha sentito in esclusiva Gino Corioni, patron del Brescia. Corioni conosce benissimo Guardiola, sia come professionista (lo spagnolo figurava nelle Rondinelle nella stagione 2001/2002 e, in parte, in quella 2003/2004), sia come uomo. Il presidente ha accompagnato l'attuale tecnico del Barcellona nel suo soggiorno bresciano, terminato con la visione del match di Serie B tra i padroni di casa e l'Ascoli. A lui abbiamo chiesto un parere su queste continue voci e sulle volontà dell'allenatore catalano.

Corioni, Guardiola è stato a Brescia e tutti a fare lo scontato due più due: avrà avuto un appuntamento con l'Inter?
“Personalmente vi dico subito che questa possibilità non esiste, almeno ora, nell'immediato. Pep sta bene al Barcellona, che fa giocare con la sua idea di calcio. Guardiola non è un allenatore normale, nel senso che ha una particolare visione di questo gioco. Ha bisogno di inserirsi in un ambiente senza fretta, con calma”.

Quindi lei escluderebbe un arrivo all'Inter già dalla prossima estate?
“Assolutamente sì. Poi è chiaro che nel calcio esiste il detto 'mai dire mai', però mi resta difficile vederlo lasciare il Barcellona. Di questi tempi, poi, non credo proprio sia fattibile un matrimonio con l'Inter”.

Conoscendolo anche come uomo, non crede che Guardiola voglia confrontarsi con un nuovo ambiente?
“Ora al Barça lui ha tutto: la squadra è fantastica, forse la migliore di sempre, gioca secondo il suo credo e con i giocatori che lui ha voluto. Guardiola non è un assemblatore di campioni, ma un vero insegnante di calcio. Detto ciò, è vero: lui è uno a cui le sfide piacciono, lo hanno sempre affascinato. Ma qui si parla di sfide possibili...”.

Avete parlato del suo futuro prossimo?
“Sì, e parlando del più e del meno ho capito che nei suoi pensieri non esiste l'idea di abbandonare il Barcellona, dove si trova alla perfezione. Anzi: mi ha confessato che, qualora dovesse dire addio ai blaugrana, preferirebbe restare fermo qualche anno”.

Eppure si era parlato anche della nazionale spagnola per lui nel post-Barça.
“Guardate che Guardiola è un tecnico giovanissimo, ha tutta la vita professionale davanti e non ha alcuna fretta. Di certo, quando lascerà la Catalogna, non lo farà per quattrini, ma per un progetto che lo stimoli”.

 

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