Ds Entella a FcIN: "Zaniolo è costato 3.5 milioni. Ha gran carattere"
L'Inter l'ha cercato e conquistato in meno di dieci giorni. Nicolò Zaniolo è da oggi un nuovo talentino nerazzurro per volontà dell'intera dirigenzia interista: da Walter Sabatini a Piero Ausilio, passando dal neo vice ds Dario Baccin. "Sono tutte persone serie, ognuna di loro ha voluto parlare col ragazzo" ammette Matteo Superbi, ds dell'Entella, che ha realizzato il trasferimento del ragazzo da Chiavari a Milano. Il dirigente ligure ha parlato in esclusiva per FcInterNews.it dell'operazione ufficializzata oggi, dei suoi retroscena e di che tipo di giocatore l'Inter ha appena ingaggiato.
Direttore, partiamo dal principio: chi è Nicolò Zaniolo?
"A livello umano è un ragazzo come tutti quelli nati nel ’99, coi quali ne condivide pregi e difetti. E’ un ragazzo normalissimo, al quale piace scherzare e ridere, e che sa distinguere i momenti in cui invece c’è bisogno di serietà".
E a livello tecnico?
"E’ un giocatore di grande prospettiva. Tra tutti i giovani passati dall’Entella in questi anni, senza niente togliere a Zampano, De Col e Keita, che son stati quelli i quali sono arrivati ai livelli più alti, Zaniolo è quello che ha le qualità per fare una carriera anche superiore rispetto alla loro. Ha delle grandi qualità fisiche, delle ottime qualità tecniche e al contempo sa mettere la cattiveria agonistica necessaria richiesta in alcune fasi del gioco. Nei contrasti, ad esempio, non ha timore di metterci il piede e di andare con carattere per prendersi il pallone. Ha personalità".
Quanto tempo fa l’Inter ha dimostrato interesse per il ragazzo?
"Per Zaniolo abbiamo ricevuto tantissime telefonate e diverse offerte, sia dall’Italia che dall’estero. Con l’Inter l’operazione è nata e si è concretizzata nel giro di dieci giorni: i nerazzurri, rispetto a tutti gli altri, sono stati i più decisi e i più risoluti per ingaggiarlo. E’ stato un piacere intavolare e concludere la trattativa con l’Inter. Si è sviluppata molto velocemente, dopo il primo incontro ci eravamo già portati molto avanti ai fini di un accordo. La dirigenza nerazzurra si è dimostrata molto seria e in termini di mercato è una grande qualità che le va riconosciuta".
La volontà del giocatore ha inciso? Con tutti i club che vi hanno contattato…
"Ricordiamoci che è del ’99 e ha ottenuto 7 presenze in Serie B. Quando un grande club di Serie A ti chiama, è chiaro che la volontà sia di abbracciare il progetto. Parlandone con la famiglia forse non avrebbe accettato un’offerta estera, ma non siamo mai arrivati realmente ad approfondire il discorso perché ad esempio un’offerta molto importante di un club tedesco l’abbiamo rifiutata noi come società, senza chiamarlo in causa".
Di che club si tratta?
"Del Colonia. Ci avevano fatto un’offerta davvero alta, la più alta dopo quella dell’Inter, che per noi era ancora bassa, per cui abbiamo preferito declinare e aspettare che qualche altro club si presentasse con un’offerta che rispecchiasse, a nostro modo di vedere, il valore del giocatore".
Quella di due milioni dei nerazzurri.
"In realtà abbiamo chiuso a 1,8 più 1,7 milioni di bonus".
Significa che l’Inter punta molto su di lui.
"Beh, parliamo di un giocatore titolare della Nazionale under 19 sotto leva. Uno degli unici quattro dell’ultimo raggruppamento in Belgio. Gli altri tre portano i nomi di Pinamonti, anch’egli dell’Inter, Pellegrini della Roma e Melegoni dell’Atalanta. E il valore di questi giocatori è noto a tutti. Per arrivare a giocare titolare sotto leva in una Nazionale, significa di avere qualcosa di importante".
E per l’Entella cosa rappresenta questa operazione?
"Noi investiamo molto nel settore giovanile e il concludere operazioni come questa premia in qualche modo tutte le persone che vi hanno partecipato. A cominciare da Manuel Montani e Daniele Rosso che l’hanno scelto tra tanti, passando per Gianpaolo Castorina e al suo staff. All’allenatore Breda che ci ha lavorato in prima squadra, sino a noi che abbiamo realizzato la vendita. E’ stata un’operazione che ha coinvolto tutti e che gratifica tutto l’ambiente”.
E’ già pronto per la prima squadra interista?
“Sicuramente è un calciatore che con noi ha già completato il percorso Primavera ed era già sbarcato in prima squadra, allenandosi con noi da diversi mesi e collezionando sette presenze in campionato. L’Inter non è l’Entella, quindi i parametri sono ovviamente diversi, ma dal punto di vista fisico è pronto per essere aggregato con la rosa di Spalletti. Deve migliorare sotto alcuni aspetti, ma può sviluppare ulteriormente le grandi qualità che ha. Credo che Zaniolo possa tranquillamente essere titolare in ognuna delle squadre di Serie B, e che sia pronto per il mondo dei grandi".
E a livello caratteriale è pronto per il contenitore San Siro?
"Sì, assolutamente: questa è una grande qualità che ha Nicolò. Se dovesse giocare un quarto d’ora con l’Inter a San Siro mi stupirei di vedere il ragazzino emozionato. Entrerebbe sicuro di sé, non si tirerebbe indietro davanti a dei contrasti cattivi, se ci fosse l’opportunità cercherebbe subito la porta per segnare. E’ un giocatore che non soffre questo tipo di impatto. Da questo punto di vista ha delle belle attitudini per giocare a livelli importanti".