Ecco Rodrigo Alborno, il CR7 paraguaiano che si sente nerazzurro
Lo scouting dell'Inter non si ferma mai. Tante le gemme raccolte negli ultimi anni, ma il tempo di seminare è infinito, e l'ultima scommessa si chiama Rodrigo Alborno. Questo peperino - che compirà 18 anni solo il 12 agosto, ma si aggregherà da prima alla rosa della prima squadra dell'Inter - arriva a Milano per una cifra di poco inferiore al milione di euro dal Libertad Asunciòn, con cui ha esordito a 16 anni sia in campionato (Primera Divisiòn) che in Coppa, una beffa atroce per il Napoli che le ha provate tutte per sorpassare l'Inter senza riuscirci. "E' un predestinato", giurano in Paraguay, dove scommettono su questo ragazzo da tempo per il futuro della Nazionale. Addirittura i paragoni dal Sudamerica sono con Cristiano Ronaldo, non uno qualsiasi, per la velocità abbinata al dribbling fulminante, un mix letale per l'ala del futuro, ma bisogna considerare le tipiche esagerazioni sudamericane.
E' ancora presto per paragonare Rodrigo al portoghese. Come ruolo è un'ala sinistra, se vogliamo imbatterci in paragoni meno scomodi e più realistici il ragazzo ricorda il cileno Mark Gonzalez, ex Liverpool, o Vicente del Valencia. Può giocare esterno in un centrocampo a quattro, ma anche ala in un attacco a tre. E' un mancino naturale, ma può calciare anche di destro. Col sinistro però riesce a rendersi pericoloso dalla distanza e nei tiri al volo. E' bravo nell'uno contro uno, dove può sfruttare la sua velocità e suoi dribbling. Ma non è la classica ala rapida e leggera: Alborno infatti ha un buon fisico ed è alto 1,83 m. Forse è anche per questo che gli osservatori dell'Inter credono che sia adatto al calcio italiano. Poi c'è un'altra caratteristica che lo rende idoneo per l'Italia: Alborno non viene dal fantasioso calcio brasiliano, ma si è fatto le ossa giocando nel pratico e duro calcio paraguaiano. Quindi non solo dribbling e velocità, ma anche grinta e determinazione.
In particolare, FcInterNews.it ha indagato nel profondo di Rodrigo Alborno. Il ragazzo è molto religioso, possiede un grosso tatuaggio dedicato proprio alla sua fede cristiana a cui dice di tenere tantissimo. Questa sua fede la riversa anche nella vita, ovviamente, tanto da portarsi dietro la famiglia - valore per lui fondamentale - a Milano: Rodrigo ha voluto fortemente che i genitori potessero seguirlo all'ombra del Duomo, e con ogni probabilità sarà questa la decisione definitiva. Intanto, a marzo prima visita al centro sportivo 'Angelo Moratti', visite mediche e primi contatti con l'ambiente Inter, tutto questo nel primo viaggio di sicuro con la famiglia al suo fianco. E contattato dalla nostra redazione, il ragazzo non si è voluto sbottonare, dicendo solo di essere molto felice per avere l'Inter nel suo futuro e ringraziando i tifosi per i primi messaggi di appoggio che circolano sul web, senza aggiungere altro. Adesso tocca a lui conquistare il popolo nerazzurro, con una speranza: se solo Rodrigo rispettasse quei paragoni (illustri)...
Fabrizio Romano - Guglielmo Cannavale
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