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Enzo Palladini: "Tra Moratti e Blanc un feeling d'altri tempi"

di Giuseppe Granieri
Laurent Blanc

Josè Mourinho è saldamente ancorato alla panchina nerazzurra: il contratto pluriennale e plurimilionario che lo lega a Massimo Moratti fa sì che il “progetto Inter” – leggi: vittorie in campo nazionale ed internazionale – vada avanti in modo spedito e senza intoppi. E non è un mistero per nessuno che il tecnico portoghese stia lavorando per migliorare non solo la squadra ma anche tutto ciò che ruota intorno ad essa. Recentemente, infatti, lo Special One – così come aveva fatto con i centri sportivi di Porto e Chelsea – ha rivoluzionato Appiano Gentile. Ha reso più funzionale la struttura, ha ampliato i campi di allenamento. Insomma, si lavora per un futuro migliore. Che però non è detto contempli lo stesso Mourinho, il quale si trova molto bene a Milano ma, contestualmente, non perde occasione di parlare di nuove avventure – Liga Spagnola, o amori mai dimenticati – Premier League. E Massimo Moratti cosa fa? Se ne sta con le mani in mano? Neanche per sogno: a detta di molti, esperti di mercato ed opinionisti, il presidente nerazzurro avrebbe già individuato il prossimo/futuro allenatore nerazzurro: il francese Laurent Blanc, oggi sulla panchina del Bordeaux, ma con un orecchio sempre teso all’Italia. Per approfondire e capirne di più, abbiamo intervistato Enzo Palladini, giornalista sportivo Mediaset che, sull’ultimo numero del Guerin Sportivo, ha scritto un articolo dal titolo eloquente: “Il futuro è Blanc. Storia di un predestinato”.

Palladini, come nasce un articolo del genere?

“Per anni mi sono occupato di calciomercato ed è lì che ho preso confidenza con gli attrezzi del mestiere: quindi, prima di tutto, contatti personali, conoscenza approfondita dell’ambiente e degli attori principali”.

Laurent Blanc, dunque, prossimo allenatore dell’Inter?

“Questo non lo so: il contratto del francese con il Bordeaux scade nel 2011. Detto questo, l’ammirazione di Massimo Moratti verso Blanc è risaputa”.

Parliamone.

“Tutto nasce dalle due stagioni – 1999-2001 – in cui Blanc ha frequentato la “Pinetina”. Qui, Moratti conosce e apprezza il calciatore e le sue qualità, ma la conoscenza via via è più approfondita tanto da diventare un vero e proprio feeling”.

Qualità umane prima che tecniche e professionali.

“Esattamente: è proprio così”.

Però, da un punto di vista tecnico non è che Blanc abbia lasciato grandi ricordi in quelle annate.

“Molti lo menzionano quando si fece saltare da Cassano, all’esordio, e beffò Peruzzi con un gran gol. Ma Moratti è andato oltre scoprendo e conoscendo, appunto, l’uomo e le sue qualità”.

Tanto da pensare a lui, lo scorso giugno, quando si era parlato di Mourinho per la panchina del Real Madrid.

“È stata solo un’idea, un’ipotesi che è rimasta nel cassetto: a giugno, infatti, non ci sono state trattative, anche perché poi l’interesse del Real per il tecnico portoghese non trovò conferme e tutto rimase immutato”.

Ed oggi, qual è la situazione?

“Con Mourinho non ci sono problemi, però credo che Moratti segua Blanc come appassionato di calcio e veda il Bordeaux giocare”.

Un Bordeaux che si sta facendo notare per i risultati e il gioco.

“È stata una delle prime squadre a qualificarsi per gli ottavi di Champions: a questo bisogna aggiungere un gioco qualitativamente importante unito ad una capacità di esaltare i singoli visti gli exploit di Gourcuff e Chamakh”.

Per chiudere: Blanc-Inter è un matrimonio che si farà?

“Le vie del calciomercato sono davvero infinite”.
 


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