ESCLUSIVA - Luis Moyano (sindaco di Tocopilla): "Sanchez è una star. Vuole vincere con l'Inter, poi la Premier"
Più di una stella, un’istituzione. A Tocopilla, cittadina nel Nord del Cile, Alexis Sanchez è considerato come un eroe. Tant’è che qualche anno fa è stata inaugurata una statua a lui dedicata, oltre ad una via che porta il suo nome. Luis Moyano, Sindaco della località, in esclusiva per FcInterNews, racconta l’ascesa del Niño Maravilla, svelando anche aneddoti legati al passato del giocatore, oltre ad un suo possibile futuro. “Ricordo la prima volta che l’ho visto. Era un bambino speciale. Uno che si impegnava tanto e si sacrificava. Con questo dono di riuscire a dominare la palla. Uno che voleva arrivare lontano, fare strada. Si capiva che quel bambino sarebbe voluto diventare un grande. Poi ha trionfato in Cile, in Argentina e nella sua traiettoria europea: di fatto il suo sogno è diventato realtà. Ma le dico una cosa: si tratta di un ragazzo semplice che non è cambiato. È rimasto una persona normale: sarà anche per questo che la gente lo adora”.
Avete anche eretto una statua in suo onore.
“Si tratta di un omaggio al nostro Alexis. Ci sono anche i simboli delle squadre in cui ha giocato, proprio per andare di pari passo con la sua carriera. Gli vogliamo bene, per la sua gentilezza e per come ha conquistato con sacrificio e brillando il suo posto nel calcio nazionale e Internazionale”.
È stata quindi la gente di Tocopilla che ha deciso di erigere la statua?
“Sì, e io come sindaco della città sono molto felice che ci sia una testimonianza di una celebrità che dia questo prestigio alla nostra città. In più prima gli avevamo dedicato anche una via. Siamo contenti se un nostro concittadino ottiene successi e felicità”.
Anche lui immagino si faccia volere bene.
“Esatto. Quasi tutti gli anni, per Natale, torna a casa e sale su un certo veicolo: percorre la città e regala ai bambini magliette e palloni autografati. Poi ha anche dato il via ad alcune iniziative in cui gli stessi ragazzini giocavano per tutta una giornata in uno stadio, si fermavano solo per mangiare, e anche lì donava regali e scattava foto con tutti i presenti”.
Come vede il suo futuro?
“Guardi, io credo si sia integrato nell’Inter. Ma credo che dentro di sé nutra qualcosa di pendente da un’altra parte, in Inghilterra. Tempo fa mi disse che avrebbero voluto dimostrare il proprio valore con i nerazzurri, magari vincendo qualcosa, pure per far ricredere gli scettici del Regno Unito. Per me giorno dopo giorno dimostra di essere un grande giocatore, la figura più importante del calcio cileno. In Sud America tutto lo apprezzano. Parliamo di un campione restato umile che davvero ne ha fatta di strada”.
Lei cosa gli consiglia per il prosieguo della carriera?
“Io ovviamente spero che più avanti possa giocare nuovamente in Cile. È un giocatore e un uomo straordinario: dopo l’infortunio è tornato e punta a essere nuovamente una stella a livello mondiale. Mentre per il futuro immediato spero solo che diventi ancora più forte. Che sia in Italia o in Inghilterra. Poi ovviamente spero per i tifosi interisti che possa trionfare adesso. Sa noi seguiamo sempre per televisione le partite dei nerazzurri: vogliamo appoggiare il nostro Alexis. Facciamo il tifo per lui. E di conseguenza in questo momento pure per l’Inter”.