ESCLUSIVA - Zanetti: "Wes è sereno. Il futuro capitano e Mbaye..."
Fonte: dagli inviati all'outlet Pupi, Fabrizio Romano e Guglielmo Cannavale
Arriva e regala un sorriso. Il suo marchio di fabbrica. È sereno, il capitano. Della sua Fondazione Pupi è giustamente fiero e orgoglioso. Vale come un trofeo, "perché aiutiamo tanti bambini e anche grazie all'aiuto della famiglia Inter. Un orgoglio, davvero". Javier Zanetti è una leggenda in campo come fuori, un campione gentile, sincero, incredibilmente umano. Ormai abbiamo imparato a conoscerlo, eppure non finisce mai di stupire. Con un sorriso e qualche battuta, tra presente e futuro. E dal suo outlet solidale della Pupi, agli inviati di FcInterNews.it, Zanetti parla in esclusiva del momento nerazzurro. A partire da domenica, una partita non qualsiasi.
Javier, c'è Inter-Palermo. E a San Siro, torna Gasperini...
"Sicuramente lo saluteremo. In quel poco tempo che è stato con noi ha dimostrato di essere una persona perbene. Poi, i risultati non sono quelli che ci aspettavamo tutti. Ma questo è il calcio e bisogna accettare tutto quello che è successo".
Come bisogna accettare le squalifiche. Quella di Antonio Cassano quanto sta pesando? E pensare che c'era chi diceva che potesse creare problemi nello spogliatoio...
"Di sicuro non crea problemi, questo è certo. Dispiace che Antonio non possa scendere in campo perché è un campione e nelle partite che ha giocato è stato determinante. Però abbiamo altri attaccanti che hanno fatto bene. Non sottolineerei soltanto l'assenza di Cassano, ci sono anche altri componenti della squadra che non sono a disposizione e questo ci ha penalizzato un po'. Però non cerchiamo alibi, perché credo che l'unica partita in cui non abbiamo fatto bene è stata a Parma. Contro Atalanta e Cagliari il risultato non rispecchia la prestazione che abbiamo fatto. Bisogna accettare quello che ha detto il campo e cerchiamo le basi per tornare a vincere già domenica".
Un'altra assenza - impossibile non parlarne - è quella di Sneijder. Detto da te che con Wesley ti stai allenando tutti i giorni, qualcuno parlando di mobbing ha esagerato?
"Decisamente. E' una situazione serena, con tutto il gruppo. Wesley si allena con noi da quando ha recuperato dall'infortunio. La sua è una situazione personale che sta affrontando con la società. Speriamo per il bene suo e per il bene dell'Inter che possa esserci una soluzione e possano essere accontentate entrambe le parti, questa è la cosa fondamentale. Perché speriamo che nessuna delle due parti possa uscirne danneggiata".
Da Parma al futuro, come vedi invece Ricardo Alvarez?
"Sta bene, purtroppo è stato lontano dai campi per parecchio tempo a causa di un infortunio. E' rientrato facendo alcuni spezzoni di partita, contro il Parma è stata la prima dopo un lungo periodo. Ricky ha bisogno di giocare per trovare la condizione migliore".
Chi invece ha ricevuto l'investitura da capitano futuro è Andrea Ranocchia. Ne ha parlato Gianfelice Facchetti, lui ha indossato la fascia. Quando smetterai, speriamo più tardi possibile, lo vedi come tuo erede?
"Mi auguro che Andrea continui così. L'anno scorso non ha attraversato un momento felice, sono contento perché meritava questo riscatto. E' stato bravissimo a uscirne fuori, con personalità. Adesso è un punto fermo di questa squadra e sì, mi auguro che possa avere una grande carriera con l'Inter".
Chiudiamo con un discorso che sta a cuore a te e a tutta l'Inter: quest'anno hanno debuttato tanti giovani del vivaio, chi ti ha colpito di più?
"Mi piace tantissimo Benassi e ha dimostrato in Europa League, in una partita non semplice, di avere personalità e di essere pronto a dare il suo contributo. Poi mi piace sicuramente Ibra (Ibrahima Mbaye, ndr), per l'approccio al lavoro. Sono ragazzi che ascoltano sempre e che vogliono imparare, come Romanò e Duncan. Sono tutti ragazzi prodotti dal nostro settore giovanile e per la società è una cosa molto importante".
Guglielmo Cannavale - Fabrizio Romano
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