FcIN - J. Mario, i costi e il FFP invitano a riflettere. Ma la trattativa prosegue
Un tourbilon di notizie continua ad arrivare dal Portogallo, dove la trattativa tra Inter e Sporting Lisbona per Joao Mario è sotto i riflettori da diversi giorni. Se da una parte si ipotizza una chiusura rapida dell'accordo, magari con un passo indietro del presidente dei Leoes Bruno de Carvalho (pressato dal giocatore che vuole partire), in Italia in casa nerazzurra è stato fatto qualche conto e il risultato è per nulla rassicurante. Detto che dall'UEFA non vedrebbero di buon occhio un prestito con obbligo di riscatto da 45 milioni totali, in questo momento secondo quanto appurato da FcInterNews.it è sopravanzata una certa freddezza da parte del management nerazzurro sull'operazione riguardante il classe '93 di Oporto.
CIFRE (OGGI) ESAGERATE - I costi elevati dell'affare, che sembravano bypassabili con la formula ampiamente individuata dal 10+35, sotto l'occhio vigile del maggior organo calcistico europeo hanno assunto altre sembianze. In altre parole, senza concretizzare una cessione onerosa la dirigenza nerazzurra non sembra così convinta di voler proseguire il discorso per il campione d'Europa, per non dover dare ulteriori spiegazioni agli ispettori dell'UEFA e non ritrovarsi in una situazione debitoria che potrebbe portare a ulteriori sanzioni. Il tutto, giusto ribadirlo, senza che ci sia una regola che vieterebbe un prestito oneroso con obbligo di riscatto.
CARTA BROZOVIC - Questa la situazione attuale, ovvio che il discorso riguardi anche il nazionale croato, la cui cessione sarebbe quasi inevitabile sia finanziariamente che tecnicamente per permettere l'arrivo di Joao Mario. Ma al momento di offerte degne di nota per il croato non ne sono arrivate e permane il veto a una cessione in Italia, soprattutto alla Juventus. Stando così le cose, per questa sessione di mercato non è 'fantacalcio' pensare alla rinuncia del portoghese e alla conferma del classe '92 di Zagabria. Almeno fino alla prossima finestra di mercato, quando Suning avrà presentato il proprio business plan a Nyon e, magari, riuscirà a ottenere un margine di movimento sul mercato migliore di quello attuale.
SI VA AVANTI - Giusto ovviamente non dare nulla per scontato, questa è la situazione attuale di una trattativa che ha vissuto letteralmente sulle montagne russe per settimane. L'Inter di certo non è convinta di impegnarsi in una cifra del genere in regime di FFP, a meno di non completare la cessione di cui sopra. Magari il fatto che i nerazzurri non abbiano concorrenti su Joao Mario e il giocatore abbia già deciso di voler raggiungere Milano potrebbero essere importanti assist per convincere il club portoghese ad abbassare le proprie pretese e, di conseguenza, l'importo finale di questa operazione. Così anche la diffidenza della UEFA scemerebbe. Si continua a trattare, questo è ovvio. Attualmente c'è un rallentamento sponda italiana, ma il tempo per arrivare a una soluzione felice della vicenda c'è ancora perché a questo punto sarebbe insolito che dopo tante settimane non si arrivasse a un punto d'incontro che soddisfi tutti.
Francesco Fontana