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FcIN - Mbaye, ecco perché il Bologna. Juve e Roma...

di Luca Pessina

Negli ultimi giorni Ibrahima Mbaye e l'Inter si sono detti addio, definitivamente. Il senegalese cresciuto nella cantera nerazzurra ha accettato le lusinghe del Bologna, che lo ha convinto proponendogli un progetto di 2-3 anni che contempla il ritorno in Serie A e un ruolo da protagonista nel massimo campionato. Al contempo, i felsinei hanno ottenuto il gradimento dell'Inter garantendo un obbligo di riscatto a circa 3 milioni di euro a dine stagione, in caso di promozione.

Prima di dire sì al Bologna, Mbaye ha sperato di poter fare un'esperienza in Premier League, dove tre club lo hanno cercato (Swansea, Liverpool e soprattutto WBA). Ma un trasferimento oltre Manica avrebbe richiesto un permesso di soggiorno e il ragazzo sperava di ottenerne uno speciale considerata la giovane età e le prospettive future. Soluzione che non si è però concretizzata e lo ha costretto a rinunciare all'Inghilterra. Mbaye e il suo entourage avevano preso tempo con il Bologna proprio sperando nella chiamata dall'estero.

In A c'era anche il Cesena, da lui gradito, ma si registrano anche le richieste di Atalanta, Palermo e Cagliari, tutte per un prestito secco. L'Inter però voleva l'obbligo di riscatto e solo il Bologna lo ha garantito, con l'intenzione di rivalutarlo in vista della promozione. Mbaye si è convinto definitivamente a lasciare l'Inter dopo la tribuna nella partita di Tim Cup contro la Sampdoria. Era chiaro, a quel punto, che Mancini non puntava su di lui.

Piccolo retroscena: dietro al Cesena (obbligo di riscatto solo in caso di salvezza) c'erano Juventus e Roma, pronte a sostenere i romagnoli in cambio di un diritto di prelazione. Il Bologna invece si è dimostrato più ambizioso.


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