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FcIN - Niente percentuale su una futura vendita né diritto di recompra. Laxalt e il pentimento dell'Inter

di Giuseppe Granieri

Il diritto di recompra e la percentuale (a favore della società che cede) sulla futura rivendita da parte del club acquirente oggi sono le due clausole più frequenti al momento della stipula di un contratto, o in una cessione e/o trasferimento di un giocatore: servono anche, ma soprattutto, a far sì appunto che chi cede non si trovi poi pentito di essersi disfatto, con largo anticipo, e un po’ troppo a cuor leggero, di un calciatore. Capita ad un grosso club di avere un po’ troppi canterani promettenti e allora la cessione, con suddette clausole, è l’unico modo comunque per non vedere disperdere un piccolo patrimonio e per non trattenere oltremodo un giovane calciatore che ha la necessità di avere un minutaggio superiore.

Premessa forse lunga ma doverosa per parlare di un ex calciatore nerazzurro oggi in forza al Genoa: Diego Laxalt, uruguaiano, classe 1993, esterno offensivo, che l’Inter acquista nel 2013, e che manda poi a giocare a Bologna e ad Empoli: prestiti formativi, ma che rivelano tutta la qualità, ma anche la quantità, del giocatore. Poi, il passaggio al Genoa che, nel giro di una stagione tra il 2015 e il 2016, fa suo il calciatore pagando all’Inter una cifra totale, tra prestito e riscatto, che sfiora i 5 milioni.

Oggi, dopo 100 partite con la maglia dei liguri, Laxalt è un giocatore affermato e che ha mercato sia in Italia che all’estero. Potrebbe lasciare il Genoa, dunque, e accettare la corte di club più blasonati per cifre sicuramente maggiori di quanto è stato acquistato circa 18 mesi fa. L’Inter, infatti, secondo quanto risulta ad FcInterNews.it, nei confronti con l'entourage del ragazzo ha più volte manifestato il pentimento di non essere riuscita a dare a Laxalt maggiore fiducia e di averlo lasciato andare troppo in fretta. Per ciò che concerne, invece, la parte contrattualistica il pensiero va alle clausole sopra menzionate che sarebbero potute essere inserite ma che allora non hanno trovato spazio. Ma tant’è, il mercato è anche questo.


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