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FcIN – Quattro club su Biabiany: dalla tentazione Strama ai soldi cinesi e turchi, sino al fascino del 'Dall’Ara'

di Filippo M. Capra

Sono giorni frenetici in casa Inter: dall’ufficializzazione di Luciano Spalletti a neo tecnico dopo il viaggio in Cina sino alla linea di mercato da seguire con cessioni e acquisti per rientrare nei parametri del FFP e regalare al tecnico di Certaldo nuovi innesti per iniziare a lavorare con una rosa ancor più competitiva. Se da un lato la cessione di Ivan Perisic potrebbe dare il via ufficiale alla campagna acquisti interista, dall’altro sono numerosi i giocatori con la valigia in mano che non rientrano più nei piani tecnici del club italiano di Suning. Uno di questi è Jonathan Biabiany. Il francese, tornato in nerazzurro nel 2015 dopo un lungo girare sul suolo italiano, è stavo vicino all’addio al 'Meazza' anche durante la sessione invernale, quando il Chelsea provò a prenderlo in prestito all’ultimo momento senza riuscirci. Ora i tempi per completare l’operazione d’addio sono ampi e il suo agente Giovanni Branchini è già al lavoro per trovargli la sistemazione migliore.

DESTINAZIONI – Il nuovo tecnico dello Sparta Praga, Andrea Stramaccioni, lo vuole per la sua avventura ceca, ma deve fare i conti con lo strapotere economico dello Jiangsu Suning (l’altro club di Zhang Jindong) e l’Antalyaspor di Samuel Eto’o. I cinesi, che stanno per ufficializzare l’ingaggio di Paulo Sousa come nuovo allenatore, potrebbero ‘operare in casa’, trasferendo il cartellino da una società all’altra senza grossi problemi. Le sirene turche non sono però da sottovalutare, considerata la potenza di fuoco economica di cui dispongono (il camerunense ne è l’esempio lampante con otto milioni netti a stagione). Ma se è vero che non tutti i giocatori sono attirati solamente dai soldi, ecco che per Biabiany una ‘via di fuga’ c’è: il Bologna. Il club emiliano non può certamente permettersi di elargire queste quantità di denaro per uno stipendio solo, ma in cambio può garantire all’esterno nerazzurro un posto di rilievo all’interno del proprio organico in un campionato importante come quello italiano. Roberto Donadoni è un suo grande estimatore dai tempi di Parma, quando il francese trascinò i biancocrociati sino alla qualificazione in Europa League, prima del fallimento della società. 


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