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FcIN - Rolando-Inter, c'è sempre feeling. Ma senza affondo decisivo il difensore...

di Luca Pessina

Il mercato di gennaio si avvicina e l’Inter non resta a guardare. Se in attacco la penuria di punte sta per farsi sentire con l’assenza forzata di Osvaldo, anche il reparto arretrato potrebbe essere puntellato con un nuovo innesto. Il nome nel mirino è sempre quello di Rolando Jorge Pires da Fonseca, classe 1985 del Porto. Il centrale dei Dragoes è stato un obiettivo concreto in estate, ma non si è trovata la quadra per un suo ritorno a Milano, soprattutto considerando il suo arrivo condizionato dall’uscita di un altro centrale (Campagnaro su tutti).

Il portoghese è in scadenza di contratto 2016 (checché a lungo si è parlato di giugno 2015), ma la sua avventura a Oporto è decisamente finita dal momento del suo addio in direzione nerazzurra la scorsa estate. Ora il capoverdiano è fuori rosa e in estate il suo nome è stato tra i più chiacchierati sul mercato. Con un problema: il Porto vende bene e non svende mai, o quasi. 

Quasi una prigionia quella di Rolando in Portogalo, ma nemmeno la “legge Webster” è stata d’aiuto mesi fa, anche perché poco vagliata da giocatore ed entourage (come si è detto e scritto), nonostante il centrale avesse più di 28 anni, conditio sine qua non per chiedere alla Fifa di liberarsi dal suo club. Ma i Dragoes si sono tutelati in tal senso. L’opzione non sarebbe stata vantaggiosa per il giocatore, a cui il presidente Pinto Da Costa ha fatto addirittura pervenire un’offerta di rinnovo del contratto (mai presa in considerazione). 

L’Inter era (ed è tutt'ora)  certamente la prima scelta di Rolando. I nerazzurri a gennaio scorso hanno avuto l’opportunità di portarsi avanti e riscattare il difensore, ma si è preferito temporeggiare e aspettare uno sconto estivo, che non è mai arrivato. Ausilio ha parlato chiaro con il giocatore, facendogli capire di puntare fortemente su di lui. Ma in corso Vittorio Emanuele non sono mai riusciti a mettere sul piatto quanto chiedeva il Porto. Una distanza incolmabile soprattutto senza la necessità di un ulteriore innesto nel reparto (e la mancanza di liquidità da mettere a disposizione del ds). Campagnaro infatti è rimasto saldo alla corte dell’amico-nemico Mazzarri. Il Toro di Moròn aspettava un top club, che non ha mai bussato: ergo, nulla di fatto. 

Da qui si è scatenata la bufera intorno a Rolando. Tante ipotesi, più o meno credibili. Ma l’Inter è rimasta nel cuore, come prima opzione. La Roma si è fatta avanti in modo serio, ma per un prestito con diritto di riscatto. Formula a cui il Porto ha detto un secco “no” e che ad oggi non fa impazzire nemmeno il giocatore, che a 29 firmerà l’ultimo contratto importante della carriera e ora aspetta un nuovo progetto. 

Il suo entourage in estate ha ricevuto chiamate assidue dalla Turchia e dalla Russia. Il Besiktas si è mosso ufficialmente con i Dragoes, ma non si è trovato l’accordo (anche il difensore non era esaltato dall’idea del trasferimento nel Bosforo). In Russia i top team ci hanno pensato e restano attualmente attenti alla finestra, pronti allo scippo ai nerazzurri (che non hanno ancora affondato il colpo). Defilato invece il Galatasaray di Prandelli, ipotesi emersa nelle ultime ore. Una concorrente in meno. 

Ma la concorrenza in vista di gennaio non parla solo russo. La Premier (con WBA e non solo) resta attenta sul portoghese, come il Valencia, alla caccia di un centrale. Segnale che la pista potrebbe essere sì in discesa nelle volontà, ma continuando a temporeggiare il giocatore potrebbe accettare un progetto ambizioso diverso da quello proposto da Erick Thohir & co.

Così molte variabili circondano Rolando e l’Inter in vista di gennaio. Un matrimonio che potrebbe non consumarsi mai. Perché se è vero che da Milano ci stanno riprovando, le cifre chieste dal Porto sono lontane dal milione-milione e mezzo messo sul piatto (non c'è ancora accordo, nonostante una fonte vicina al calciatore si sia sbilanciata ai nostri microfoni e l'agente Cardoso abbia manifestato la propri fiducia). I Dragoes contano di partire da una richiesta sui 4 milioni. Decisamente distante dall’offerta proveniente da Corso Vittorio Emanuele. Non trascurando che senza la partenza di un centrale (il 'solito' Campagnaro) sarà difficile investire su un giocatore nel reparto. E le offerte per l’ex Napoli, a sei mesi dalla scadenza, non abbondano (decisamente più probabile un addio dell’argentino a giugno, a fine accordo). 

E così Rolando vuole l’Inter e l’Inter rivorrebbe Rolando. Ma c’è un puzzle da completare. Pochi mesi per capire se il capoverdiano coronerà il sogno (vero) di tornare a Milano e se tutti i pezzi andranno al loro posto. Le alternative però non gli mancano. Con possibile buona pace dei nerazzurri.


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