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FcIN - Sanchez, restano 10 giorni: muro United, 20 milioni e niente scambi. Oggi Felicevich parlerà con Woodward

di Redazione FcInterNews.it

Il matrimonio è stato fissato. Gli invitati sono stati allertati e gli sposi hanno già mandato le partecipazioni, ma l'unione non è ancora stata celebrata e servono al momento ancora dei tasselli da incastrare. Alexis Sanchez e l'Inter andranno avanti insieme. Questo l'obiettivo sia del cileno sia della società nerazzurra. 

Con 3 gol e 7 assist post lockdown El Nino Maravilla ha spazzato via dubbi e incertezze sulle sue condizioni fisiche. Ora che sta bene l'ex Barça è un campione che fa la differenza. Per la gioia di Antonio Conte, suo primo sostenitore. Proprio il tecnico salentino, che lo voleva già alla Juventus nel 2011, è stato uno dei fautori del suo arrivo. Ora c'è da tramutare il prestito in acquisto a titolo definitivo. Il Manchester United non intende fare sconti e non abbassa la richiesta di 20 milioni cash. No contropartite (si era parlato di uno scambio con Ivan Perisic, che dalle parti di Old Trafford è sempre piaciuto) o a sconti (Inter non vorrebbe spendere più di 12-15 milioni). 

I contatti sono quotidiani e febbrili: da un lato perché Sanchez dev'essere trattenuto anche per la Europa League. Una formula potrebbe essere quella del prestito con obbligo di riscatto in modo da far sfociare nel 2021 il peso dell'investimento. Il tempo stringe, restano dieci giorni per trovare un accordo, altrimenti l'Inter rischia di dire addio al cileno dopo la partita di Europa League contro il Getafe. Dopo, in base agli accordi (o meglio, all'imposizione degli inglesi), tornerà in UK per assistere dalla tribuna al prosieguo nel torneo dei Red Devils. Un finale che a Milano ovviamente stanno cercando di scongiurare, consapevoli che servirà uno sforzo economico per accontentare l'Ad Ed Woodward.

Il Manchester United paradossalmente, pur non volendo più vedere Sanchez a Old Trafford, in questa trattativa ha il coltello dalla parte del manico perché il tempo gioca a proprio favore. Gli inglesi, freschi di qualificazione alla prossima Champions League, conoscono bene la necessità dell'Inter di trattenere l'attaccante per l'Europa League e proprio per questo lo concederebbero solo se venisse acquistato a titolo definitivo. Occasione troppo ghiotta per non ritrovarselo ancora a bilancio con il suo ricchissimo ingaggio da 12 milioni netti (più premi) a stagione. 

Partita a scacchi dunque, con i nerazzurri che contano nel lavoro diplomatico di Fernando Felicevich, agente del cileno, già determinante la scorsa estate per garantire la divisione tra i due club dello stipendio. Sul fronte dell'ingaggio, posto che Sanchez vuole restare in Italia non ci saranno problemi a trovare un'intesa, spalmandolo su tre anni e con il prezioso aiuto del Decreto Crescita. Le discussioni proseguono, si gioca a carte scoperte e anche oggi Felicevich parlerà con Woodward per provare a scalfire il muro dello United in vista di una soluzione che possa accontentare tutti. Entro dieci fuori deve essere dentro o fuori e alla luce degli interessi comuni delle parti in causa è giusto mantenere un cauto ottimismo. Il matrimonio è stato fissato, ma serve ancora le benedizione del prete inglese...

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