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Ferri: "A Roma bisognerà soffrire. Samuel farà la scelta giusta, Vidic ha personalità"

di Redazione FcInterNews
Fonte: dall'inviato Gianluca Scudieri
Riccardo Ferri con David Moss

Oltre a Francesco Toldo, un altro ex Inter era presente poche ore fa in piazza Città della Lombardia a Milano per l'evento di lancio delle Final Four di Eurolega in programma proprio nel capoluogo meneghino a maggio 2014: Riccardo Ferri. FcInterNews.it ha intervistato l'ex difensore sui temi legati all'Inter:

Si avvicina Roma-Inter, cosa devono fare i nerazzurri per sovvertire il pronostico?
"Devono far sì che le motivazioni vengano da sole, non c'è modo di preparare una partita così dal punto di vista motivazionale, visto che l'avversario gioca bene da inizio anno, ha un buon possesso palla e un centrocampo fortissimo. Misurarsi contro un avversario così deve essere motivo di soddisfazione e questo non è poco per una squadra come l'Inter che ha bisogno di conferme. Gioco, motivazioni e carattere in partite importanti come questa si sono viste da parte dei nerazzurri. Bisognerà aspettare, soffrire e sfruttare le occasioni per far male alla Roma, con cinismo e puntualità nelle conclusioni".

Per soffrire un aiuto lo può dare Samuel. Come deve comportarsi la dirigenza con lui che è in scadenza di contratto?
"È sempre difficile capire il modo giusto di comportarsi con un pezzo di storia dell'Inter. Ma alla fine bisogna pensare che l'Inter ha bisogno di continuità e di giocatori che possono garantirla per tutta la stagione. Samuel è un grandissimo talento, lo stimo tanto ma è chiaro che sia arrivato a un punto della carriera purtroppo falcidiata da infortuni che lo hanno condizionato. È una presenza importante per la stabilità della squadra, i compagni quando c'è lui ne beneficiano. A fine dell'anno si vedrà, credo però che lo stesso Samuel sia consapevole e in grado di valutare la sua utilità in questo gruppo".

Manca poco all'annuncio di Vidic. Può dare quella continuità di cui si parlava?
"Vidic è un giocatore di straordinaria personalità, di caratura internazionale. Non è più un ragazzino ma è chiaro che ti può far fare un salto di qualità nella gestione delle tensioni che si creano in una grande squadra. Più qualità si mette aggiunge e più si potranno far crescere meglio i giovani, che ne beneficiano. Se si deve pensare ai giovani bisogna farlo in un contesto organizzato in cui ci sia accanto a loro un gruppo di calciatori che possa trasmettere quella esperienza che nell'ultimo periodo non è stata trasmessa".


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