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Galante a FcIN.it: "Pochi trofei con l'Inter, si sa perché. Con Ronaldo..."

di Mario Garau

Una full immersion tra presente e passato in compagnia di Fabio Galante. L'ex difensore di Inter e Torino, raggiunto in esclusiva da FcInterNews.it - oltre ad analizzare il prossimo posticipo che vede impegnate le sue due vecchie squadre - ci racconta la sua intensa esperienza in nerazzurro. Erano anni strani, dove gli scudetti si vincevano anche a suon di rolex e ricariche telefoniche.

Fabio, domenica Torino-Inter. Una sfida tra due squadre che conosci molto bene...
Farò il tifo per tutte due e per nessuno. Son due squadre che hanno fatto parte della mia carriera. In una ci ho giocato per tre anni, nell'altra cinque. L'Inter, essendo tra le prime del campionato, è favorita. Non sarà però una partita facile, sono due squadre alla ricerca di un'identità. E poi sono sempre le prime partite del campionato. C'è il pericolo, soprattutto per l'Inter, di rendere al di sotto delle aspettative.

Di quei tre anni in nerazzurro ti resta soltanto una Coppa Uefa. Quell'Inter avrebbe potuto vincere di più o è stata condizionata da altri fattori?
Abbiamo vinto la Coppa Uefa, l'anno prima abbiamo perso una finale. La squadra era forte anche per vincere lo scudetto, sappiamo però come comandavano in quegli anni lì. Io non sono deluso, il destino ha voluto che non si vincesse niente (ride, ndr). Non voglio crear polemiche, le cose sono venute fuori. Può essere che se qualcosa fosse stato scoperto prima, avremmo forse avuto quello che ci spettava. Era una grande Inter. Se solo penso a Bergomi, Simeone, Ronaldo, Djorkaeff. Avevamo una difesa con diversi italiani, e poi c'era un portiere come Pagliuca. Insomma, davvero un'ottima squadra.

Hai giocato nel pieno dell'era Calciopoli.  Cosa pensi delle richieste di Agnelli sulla restituzione degli scudetti?
Ci sono degli addetti per valutare queste cose. Dico ad Agnelli che va bene così, gli scudetti non so quanti sono, dai 28 ai 40 forse. Sono già tanti, non c'è bisogno di esagerare (ride, ndr).

La tua Inter godeva di uno dei giocatori più forti della storia del calcio, Ronaldo. Messi e Cristiano valgono il Ronaldo di quel periodo?
Non avendo mai giocato contro Cristiano Ronaldo e Messi li valuto solo attraverso la televisione. Ogni tanto vedo come saltano l'uomo, però il mio Ronaldo era un mix di tutto.  Un giocatore così per quello che ha fatto vedere in Real, Inter e Barcellona è inimitabile. Ha fatto più di 100 gol, ha segnato anche quando le cose non gli andavano per il meglio. E' un giocatore inarrivabile per tutti. Inoltre era di una semplicità unica, con me aveva legato tanto. Se ci sentiamo tutt'ora? Sì, assolutamente. L'ho visto a Ibiza un mesetto fa, forse lo vedrò in Brasile per il Mondiale e starò un po' con lui. Mi dispiace che per problemi fisici sia stato limitato, ma resta uno dei più grandi della storia.

Infine, un pronostico secco sulla sfida di domenica sera.
Un pareggio dai. Non voglio scontentare nessuno. Anzi, scontento un po' l'Inter ma almeno si muove la classifica (ride, ndr).

 

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