Guanella (Sky) a FcIN: "Vi presento il talento Dybala. Su Tevez vi dico..."

Rapporto intensissimo quello tra l'Inter e l'Argentina. Un amore intensificato in questi ultimi anni grazie all'arrivo in nerazzurro di tantissimi giocatori sudamericani. La colonia albiceleste è sempre più rigogliosa e anche in futuro potrebbe pregiarsi di altri talenti. Tra gli altri Paulo Dybala, attaccante classe 1993 dell'Instituto, per il quale l'Inter sembra poter chiudere da un momento all'altro. Di questo e altro abbiamo parlato con Emiliano Guanella, collaboratore di SkySport per il Sud America e grande conoscitore del calcio argentino in particolare.

Emiliano, si fa un gran parlare di Dybala, potresti dirci qualcosa di più su questo interessantissimo attaccante?
Credo sia pronto per entrare nella rosa di una grande squadra, ma forse sarebbe meglio 'rodarlo' in prestito in una squadra piccola, perché si faccia le ossa e poi arrivi, per esempio, all'Inter.

Potrà rispettare le attese e diventare un vero fuoriclasse?
Può essere un fuoriclasse, certo, ma è ovvio che a 18 anni, Messi a parte, ci sono altri fattori che giocano per capire se lo sarà. Dybala ha capacità e maturità, vale la pena scommettere su di lui.

Ai nostri microfoni Zanetti lo ha 'raccomandato'...
Sicuramente Pupi ha parlato bene di lui. Nella partita della Fondazione, Paulo ha giocato bene accanto a mostri come Diego Milito e Martin Palermo, senza timori.

Puoi raccontarci qualche curiosità di Dybala?
Paulo ha vissuto dentro il club, alloggiando per tutto il 2011 nella pensione dell'Instituto. Adesso andrà a vivere con il fratello in un appartamento nel centro di Cordoba. E' attaccassimo alla squadra che lo ha fatto crescere.

Da un futuro campione a un campione del presente: Carlos Tevez. Cosa pensi di questo intrigo di mercato?
Può succedere di tutto. Credo che lui voglia l'Italia più che la Francia, il Milan più che l'Inter. Bisognerebbe vedere, in caso di approdo all'Inter, come saranno i suoi rapporti con i veterani argentini. In passato, nella Seleccion, con Zanetti e Cambiasso non furono rose e fiori...
 

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