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Guly a FcIN: "Lautaro avrà una gran carriera. Il derby è speciale. Simeone resta a Madrid"

di Simone Togna

Determinante per la conquista dello scudetto del Milan, pedina preziosa nella rosa di Hector Cuper nelle sue stagioni interiste. Andrés Guglielminpietro, doppio ex di Milan e Inter, tra gioie e dolori delle sue esperienze nel capoluogo meneghino, si confessa a 360° e in esclusiva, a FcInterNews.it.

In Italia ha dolci e amari ricordi.
“Fu bellissimo quando a Perugia conquistammo lo scudetto col il Milan. Con l’Inter invece partii bene ad inizio campionato. E ho ancora il rimpianto di non aver disputato quella famosa partita del 5 maggio. In ogni caso sia in nerazzurro che in rossonero ho trovato due grandi famiglie. E non a caso ho ancora degli amici da entrambe le parti”.

Se le dico derby, cosa le viene in mente?
“Il mio primo ricordo è il pullman che si incammina verso lo stadio. Con la radio che parla della stracittadina. Non riesci a goderti quei momenti quanto li vivi, ma restano impressi nella memoria. Il derby è una partita con qualcosa in più. Succede in ogni città, grande o piccola che sia. Tutti puntano al primato”.

Come finisce Milan-Inter di oggi?
“I rossoneri stanno attraversando un ottimo momento. I nerazzurri possono contare su un’ottima rosa, ci sono giocatori fortissimi, lo è la squadra. Ma credo che la questione Icardi abbia distratto l’ambiente. O meglio, penso che lo spogliatoio ne abbia risentito. Quindi non me la sento di fare alcun pronostico. Le svelo una cosa: sia al Milan che all’Inter ho vinto derby che pensavo di perdere, e perso derby che pensavo di vincere. I due team stanno tornando in auge, recuperando la forza che spetta loro. Speriamo arrivino entrambi in Champions League e che possano poi dare del filo da torcere anche alla Juventus”.

Giocherà Lautaro, le piace come attaccante?
“Assolutamente sì. Non dobbiamo dimenticare che è al primo anno di Serie A e di Europa. Per me parliamo di un calciatore che ha davanti a sé una carriera straordinaria. Ha delle caratteristiche incredibili”.

La punta di diamante del Milan è Krzysztof Piatek.
“Parliamo di uno forte. Ha dimostrato di saper far bene al Milan, come quanto fatto in precedenza al Genoa, il che non era scontato”.

Potrebbero essere loro due i giocatori decisivi nel derby?
“Perché no? D’altronde tutti scommettono su di loro sia perché giocheranno lì davanti, sia perché sono quelli più abituati a segnare”.

Lei ha lavorato ed è amico di Simeone. Non è che dopo lo 0-3 di Torino potrebbe lasciare Madrid e magari tornare finalmente in nerazzurro?
“Non lo so. Posso dirle che il Cholo si trova benissimo dov’è. Dovesse finire secondo in Liga sarebbe comunque un grande risultato. Poi ha appena rinnovato la sua intesa con i Colchoneros. È dura che cambi”.

A proposito di amici, prima dicevamo come ne avessi tanti anche a Milano.
"Esattamente. Stasera mi godrò la partita e nulla di più. Ho un ottimo rapporto soprattutto con Leonardo. Ma anche con Gattuso e Maldini. All’Inter con Zanetti e Ausilio. Entrambe le società mi ricevono sempre splendidamente. Quindi diciamo che ho il cuore diviso a metà”.

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