FcIN - Conte-Inter, non è ancora finita. Il tecnico spera che Zhang gli vada incontro. Alternativa: Inzaghi più di Allegri
Sul futuro di Antonio Conte non è stata presa ancora alcuna decisione definitiva, ad oggi emerge solo quanto filtra dalla società. La situazione non è cambiata, il tecnico salentino non vuole che escano i big. Ma uno, forse due verranno ceduti per fare cassa e a questo si aggiungerà il 20% di decurtazione degli ingaggi e un mercato a saldo zero. Beppe Marotta e Piero Ausilio stanno provando a ricomporre e al momento si va verso la separazione, soprattutto senza novità con trascorrere il tempo. Anche perché nel frattempo le altre opzioni per la panchina si accasano e la dirigenza deve muoversi per non trovarsi impreparata. Conte resta il piano A, ma stando alle notizie delle ultime ore è come se lui e Steven Zhang si fossero già parlati senza la necessità di un summit. Se fosse possibile venirsi incontro, con il sacrificio di un big non proprio insostituibile, ci sarebbe qualche speranza di proseguire insieme. Altrimenti, permanendo così le intenzioni della proprietà, la separazione sarebbe inevitabile. E all'orizzonte non si vedono molti margini da questo punto di vista.
Per questo l'Inter oggi valuta anche la risoluzione contrattuale, ma non è detto che lui accetti. Dipende ovviamente dalla cifra messa sul piatto e anche la metà dell'ultimo stipendio potrebbe non essere sufficiente (dei 13,5 milioni che gli spettano, in linea di massima ne chiederebbe 9 per uscire di scena definitivamente). Il rinnovo con decurtazione è un'idea del club, ma lui non ha mai aperto a questa soluzione. Quello che gli interessa ancora è il contratto attuale, non esistono (ad oggi) i presupposti per prolungarlo. Lui vuole guidare l'Inter per un altro anno e che la squadra sia competitiva per la stagione a venire, nient'altro. In poche parole, non siamo ancora alla rottura definitiva, ma all'80%, volendo sbilanciarsi in percentuali, si va verso quella direzione. Tutto in divenire, come prevedibile, e il rischio di un braccio di ferro è dietro l'angolo.
Posto che Conte sia prossimo a lasciare la panchina dell'Inter, sul fronte dei sostituti sono circolati diversi nomi. Nessun contatto con Maurizio Sarri, mentre Sinisa Mihajlovic risulta proposto ma non è un'opzione calda. Il primo della lista sarebbe Massimiliano Allegri, che però in questo momento è più vicino alla Juventus che alla seconda sostituzione di Conte su una panchina. Resta in piedi l'ipotesi Simone Inzaghi, molto dipenderà dall'incontro tra il tecnico piacentino e Claudio Lotito previsto in giornata. In caso di addio, scalerebbe le gerarchie per il ruolo di allenatore dell'Inter, anche perché in un periodo di spending review lui guadagnerebbe decisamente meno sia di Conte sia eventualmente di Allegri. Ed è un aspetto da non sottovalutare in fase di scelta.
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