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FcIN - Giovani canterani crescono: le strategie (diverse) dell'Inter per il percorso di Fabbian e Satriano

di Simone Togna

Perno della Reggina, appena convocato da Roberto Mancini per lo stage con l’Italia, giovane dalle belle speranze. Giovanni Fabbian sta facendo benissimo in maglia amaranto, tanto da essersi meritato pure le attenzioni del ct degli azzurri, oltre agli elogi del suo allenatore. Tuttavia non esiste, almeno per il momento, l’idea di riportarlo, nell’immediato, all’Inter. I dirigenti nerazzurri, estremamente soddisfatti del prestito in Calabria, non vogliono infatti correre rischi, o meglio bruciare un calciatore che solo sino a pochi mesi fa era in Primavera. La priorità per una sua crescita esponenziale è quella infatti che possa scendere in campo con continuità. Imparare e sbagliare senza le pressioni che la maglia nerazzurra comporta. Sostanzialmente il pensiero è che se Fabbian dovesse tornare a Milano nella prossima stagione per stare sempre seduto (o al massimo collezionare tre presenze in tutta l’annata) sarebbe una scelta sfavorevole per il ragazzo stesso, che quindi dovrebbe nuovamente tornare in prestito per riprendere l’eventuale percorso interrotto. Meglio quindi restare in prestito, meglio in Serie A e riparlarne nel giugno del 2024.

Un discorso, in generale, che di fatto viene applicato per tutte le promesse della cantera interista. Ecco perché anche per Martin Satriano, che è invece considerato già pronto per far parte della rosa nerazzurra per capacità e abnegazione, è stato mandato a farsi le ossa all’Empoli. L’uruguaiano potrebbe quindi tornare a Milano quanto prima (vedi l’esempio di Federico Dimarco), ma non per fare numero bensì per giocarsi vere chance nel reparto offensivo e per essere importante per l’Inter.

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