FcIN - Lucci spinge per lo scambio Dzeko-Sanchez. L'idea c'è, ma anche ostacoli finanziari e tecnici: i dettagli
Il rapporto ormai irrecuperabile con Paulo Fonseca spinge Edin Dzeko lontano dalla Roma. L'attaccante bosniaco, dopo lo scontro verbale con l'allenatore, è ormai ai margini della rosa e il suo nuovo agente Alessandro Lucci sta cercando da qualche giorno di intavolare trattative per spostarlo dalla Capitale prima che scada l'attuale sessione di mercato. Il manager sta proponendo il classe 1986 a diversi club, consapevole del fatto che nessuno spenderebbe un euro per il cartellino e provando a proporre degli scambi. Idee respinte finora dal Manchester City (con Gabriel Jesus), dal Chelsea (con Olivier Giroud) e dal Paris Saint-Germain (con Mauro Icardi o Moise Kean, entrambi intoccabili). La Juventus per ora resta tiepida all'idea ed è concentrata sull'operazione Gianluca Scamacca con il Sassuolo. E poi c'è l'Inter, dove Antonio Conte chiede Dzeko sin dal suo arrivo a Milano ma dopo il pressing andato a vuoto nell'estate 2019, non ci sono mai state le condizioni per portarlo a Milano. Proprio in quel periodo, la dirigenza nerazzurra tesserò in prestito Alexis Sanchez per sopperire al mancato arrivo del bosniaco, e proprio il cileno, diventato al 100% dell'Inter lo scorso giugno, sarebbe la pedina di scambio presa in considerazione da Lucci. Eppure non mancano i problemi per un'operazione così importante a tre giorni dal gong della sessione di mercato.
Innanzitutto, gli ingaggi. Vero che Sanchez guadagna 7 milioni a stagione più bonus (gino al 2023) e Dzeko 7,5 milioni (fino al 2022). Ma per il cileno l'Inter beneficia del decreto crescita, che riduce fino a 4,5 milioni il costo sulle spalle del club. Una differenza non da poco che i giallorossi dovrebbero colmare versando un conguaglio. In secondo luogo, entrambe le rose perderebbero due giocatori ad oggi necessari. La Roma rinuncerebbe a una prima punta (oggi ha solo Borja Mayoral) per l'ennesima mezza punta/trequartista in rosa. L'Inter invece perderebbe l'unica seconda punta alternativa a Lautaro Martinez, per quanto el Niño Maravilla ormai sia più un trequartista che un attaccante. Insomma, c'è da ragionarci su perché gli ostacoli non mancano, ma nella Capitale c'è fretta di risolvere il caso Dzeko e potrebbe andar bene qualsiasi soluzione a danno dell'aspetto tecnico e, forse, un passo indietro finanziario.
C'è poi da chiedersi se Sanchez accetterebbe un trasferimento a Roma a questo punto della stagione, con l'Inter in corsa per lo scudetto e un ruolo se non da primo piano appena dietro nelle gerarchie di Conte. Ma questo è un altro discorso.