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FcIN - Obiettivo finanziario, il piano dell'Inter per scongiurare cessioni eccellenti: le opzioni della dirigenza

di Simone Togna

Un tesoretto per rimpinguare le casse nerazzurre, ma soprattutto per scongiurare l’ipotesi di nuove cessioni eccellenti. È ancora presto per parlare con cognizione di causa dell’Inter che sarà, sicuramente però si possono trarre delle linee guida da seguire per il futuro dei nerazzurri. La parola d’ordine, come ammesso pubblicamente dai vertici della Beneamata, riguarda l’auto-sostenibilità, insomma nessuno, vedi il caso Romelu Lukaku, sarebbe davvero incedibile a fronte di proposte fuori dall’ordinario. Per evitare però una o più partenze illustri, il piano attuale dell'Inter prevede il guadagno di una discreta somma con le cessioni di quei calciatori che non fanno parte del progetto.

Andando per ruolo, la promozione del Monza in Serie A garantirebbe ai nerazzurri un incasso di 4 milioni di euro dal trasferimento obbligatorio di Michele Di Gregorio (anche se i brianzoli vorrebbero comunque riscattarlo a prescindere). Zinho Vanheusden, oggi al Genoa, dopo la costosa recompra della passata estate, potrebbe tornare alla base o essere inserito come contropartita (dal lauto valore) in qualche operazione di mercato. Discorso simile per Lorenzo Pirola, per cui il Monza vanta il diritto riscatto ma che potrà essere contro-riscattato dalla Beneamata (e piace molto al Sassuolo). Il discorso relativo a Valentino Lazaro, oggi al Benfica, è diverso. In prestito secco ai lusitani, l’austriaco sta disputando una buona stagione. Portasse i soldi a bilancio grazie all’ammortamento (una decina di milioni di euro) sarebbe tutto di guadagnato per le casse interiste.

Come i 7 milioni che il Cagliari potrebbe garantire ai nerazzurri per Dalbert. Walter Mazzarri stima il brasiliano e lo ha trasformato in mezzala, al momento l’entourage del calciatore non ha avuto incontri decisivi né con i sardi né con i nerazzurri, ma la sensazione è che l’ex Nizza possa restare – magari con lo sconto – in Sardegna. Destino similare per Stefano Sensi: se arrivasse un’offerta interessante, ci sono tutti i presupposti perché questa venga accettata. Qualcosina potrebbe arrivare anche dalla cessione di Tibo Persyn in Patria, dal Club Bluges, che vanta il diritto di riscatto sul giovane belga che attualmente sta facendo bene al KVC Westerlo.

Non ci si deve dimenticare poi di Andrea Pinamonti, protagonista con l’Empoli: le quotazioni del ragazzo sono in rialzo e quindi è lecito aspettarsi – qualora non venga riportato alla base – un’entrata importante che l'Inter stima in una ventina di milioni. Situazione simile anche per Sebastiano Esposito al Basilea, con gli elvetici che possono finalizzare l’acquisto del giocatore e l’Inter esercitare il contro-riscatto. Eddie Salcedo invece, dopo una stagione vissuta in panchina allo Spezia, difficilmente potrà essere ceduto a un prezzo remunerativo. Più facile per lui un nuovo prestito o, nella migliore delle ipotesi, un ruolo da contropartita in un'altra operazione.

Tante piccole cessioni per raggiungere l'obiettivo finanziario ed esorcizzare una partenza dolorosa tra i titolari. Partenza che, eventualmente, ad oggi vedrebbe in prima fila Stefan de Vrij, con il quale il discorso per il rinnovo è fermo ormai da mesi e il cui contratto scadrà nel giugno 2023. Dalla cessione dell'olandese potrebbe arrivare una cifra che ridurrebbe sensibilmente il fabbisogno economico del club nerazzurro nel corso della prossima sessione estiva di mercato, anche se potrebbe non essere sufficiente. Certo, piazzare tutti i giocatori sopra citati che oggi non rientrano nel progetto sarebbe il massimo, però la storia insegna che non è semplice e la carenza di liquidità in giro per l'Europa non agevola il tutto. 


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