Il padre di Esposito a FcIN: "Seba è molto felice dell'Inter. PSG su di lui? Non solo, ma resteremo a Milano"
Presente e futuro dell’Inter. A Milano tutti, tra addetti ai lavori e tifosi, non nutrono il minimo dubbio. Sebastiano Esposito è destinato ad una carriera prestigiosa. “L’importante è che non si monti resta, ma che continui a lavorare sodo e ad ascoltare gli altri - specifica in esclusiva a FcInterNews il padre Agostino - Per migliorare giorno dopo giorno”. Sensazioni, retroscena, speranze, aneddoti. C’è tutto nell’intervista al Signor Esposito.
L’ultima volta avevamo parlato dei sentimenti di un papà nel vedere il figlio esordire a San Siro. Oggi iniziamo da quella della costante crescita di Seby. Dopo un nuovo contratto e la chiamata in ritiro.
“Solo salire in sede con mia moglie e Sebastiano è stato più che emozionante. Confrontarsi con la massima dirigenza dell’Inter è stato un onore. Al di là dei soldi, ci interessava il progetto. Come famiglia vogliamo il bene del ragazzo dentro e fuori dal campo. I nerazzurri hanno sempre mantenuto le promesse, sappiamo che lì nostro figlio crescerà. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il club. Il nostro percorso è iniziato con Samaden, per noi lui sarà sempre un riferimento e sarà un piacere confrontarsi con Roberto. Così come con Marotta, Ausilio e Baccin”.
Immagino che anche Sebastiano abbia provato emozioni molto forti.
“Certo. Usciti dalla sede, siamo saliti su un taxi. Ci ha guardato negli occhi. E poi ha esplicitato il suo stato d’animo. Aveva un magone enorme, gli batteva forte il cuore. Era emozionatissimo. E ovviamente più che felice”.
Poi ha giocato col Lugano. E oggi è in Asia con la Prima squadra.
“Sebastiano contro gli svizzeri ha fornito una buona prestazione. Io non pensavo sarebbe rimasto in campo per tutta la gara. Ma niente voli pindarici. Noi siamo super orgogliosi di nostro figlio, ma lui deve solo pensare a lavorare. E soprattutto rimanere a umile. Che continui ad essere rispettoso del gruppo e a comportarsi bene”.
Quest’anno si prevede la spola tra la Primavera e la prima squadra.
“Lo spero. Ci sono sempre obiettivi da porsi. E sogni da poter realizzare. Ha già fatto passi da gigante, giocando sotto età in questa stagione. Ma quello che sarà dipende da lui e dall’Inter. Noi ci fidiamo ciecamente del club meneghino”.
Chi sono i giocatori dell’Inter di Conte con i quali va maggiormente d’accordo?
“So che con Candreva ha un ottimo rapporto. Poi lo vedo spesso con Radja, Politano e D’Ambrosio. Se ci fa caso, cammina sempre vicino al terzino nerazzurro. Sebastiano vuole ammirare tutti i grandi campioni in rosa. E ascoltare i consigli di chi può aiutarlo e renderlo un giocatore migliore”.
Sveliamo un retroscena di mercato. È vero che il PSG voleva Sebastiano?
“A dire il vero non solo la squadra francese aveva puntato mio figlio. So che Italia alcuni club hanno bussato alla porta dell’Inter per chiedere il prestito di Sebi. Ma i nerazzurri non hanno manco voluto ascoltare. E lo stesso discorso vale per me: alcuni agenti mi hanno avvicinato provando ad abbozzare un eventuale trasferimento di Sebastiano. A me tali discorsi non interessavano minimamente. Per questo non sono manco stato lì a sentire. Abbiamo sposato un progetto. Questo progetto si chiama Inter. Siamo fieri del percorso di Sebastiano e dobbiamo solo ringraziare i dirigenti del Biscione: tutto quello che ci era stato detto, si è poi verificato. Tutta la nostra famiglia voleva solo una cosa: restare a Milano e all’Inter. PSG o altri club non sono mai stati nei nostri pensieri”.
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