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Il primo allenatore di Lukaku a FcIN: "Un gigante buono, potrebbe segnare tra i 15 e i 20 gol in Italia"

di Simone Togna

È il sogno del calciomercato nerazzurro. Un desiderio espresso pubblicamente. Romelu Lukaku potrebbe presto diventare il calciatore più pagato della storia della Beneamata. Ma che tipo di persona è il ragazzone di Anversa? Erwin Woski lo sa bene, meglio di tutti, dato che si tratta del primo allenatore del classe ’93. In esclusiva per FcInterNews ecco le parole del navigato mister sul suo pupillo.

Quando ha conosciuto per la prima volta Romelu?
“Nel 2000, lui aveva 7 anni. Io ero il suo tecnico al Koninklijke Rupel Boom Football Club. Ma la devo correggere sul nome. Noi lo abbiamo sempre chiamato Romelì. E anche suo padre lo chiamava così. Poi quando è diventato professionista abbiamo sentito che tutti dicevano Romelu. Pensavamo a un errore. Invece no. Ma ripeto: da bambino per tutti era Romelì”.

Che tipo di ragazzino era?
“Un gigante buono. Ascoltava sempre i consigli, con voglia di imparare. Il suo obiettivo era emulare suo padre Roger, anche lui era stato un calciatore professionista”.

E che tipo di carattere aveva?
“Da piccolino era gentile. Ed è rimasto tale anche adesso. Le racconto un episodio che ci riguarda. Parliamo di qualche anno fa. Lukaku è con altri calciatori della Nazionale. Mi vede arrivare da lontano. Sorride. Mi viene incontro e mi abbraccia. Poi mi porta dai compagni di squadra e tutto felice mi presenta come il suo primo allenatore. È stato proprio bello. Lui è così. Una brava e buona persona. Ancora oggi ci sentiamo. Non è cambiato col successo e con l’entrata nel mondo del calcio”.

Pensa che farebbe bene nel campionato italiano?
“Credo che potrebbe segnare tra i 15 e i 20 gol in stagione, sempre che firmi per l’Inter presto e non eventualmente a campionato iniziato”.

Vale 83 milioni?
“Assolutamente. Parliamo del top scorer della Nazionale belga. È ancora giovane e ha un radioso futuro davanti. Certo, il campionato italiano è molto difensivo. Lukaku è molto veloce e ha bisogno di spazi per scatenare la sua potenza. Quindi vedremo. Ma sulle sue qualità e sul prezzo del cartellino non ho dubbi. Vale tutti i soldi che l’Inter eventualmente potrebbe spendere per lui. Anzi, non è assolutamente troppo. Se ha già segnato così tante reti in carriera, potrebbe solo che migliorare e aggiungere altri goals nel suo curriculum”.

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