L'ag. di Adorante a FcIN: "Tornerà in estate, intervento ok. Preferì l'Inter alla Juventus"
Centravanti d'area di rigore, con ampi margini di crescita e già punto di riferimento per la U19 di Armando Madonna. Ma soprattutto una personalità che lo porta a non mollare mai e a dare sempre di più anche nelle situazioni più complicate. Come quella che sta vivendo. Andrea Adorante, nonostante la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, subita a inizio marzo nella sfida contro la Juventus, “tornerà più forte di prima”. Parola di Antonio Gialloreto, procuratore, insieme a Marcelo Simonian, del talento classe 2000, che in esclusiva per FcInterNews racconta il recupero del suo assistito, svelando anche alcuni curiosi aneddoti che lo riguardano.
Partiamo con una domanda tante volte banale, ma che in questo caso proprio non lo è. Come sta Adorante?
“Si è operato. Tutto è andato bene. Dovrebbe tornare in campo tra luglio e agosto”.
Un vero peccato, perché la stagione stava andando molto bene.
“Ha ragione. Andrea era il cannoniere della Primavera, segnando 12 reti in campionato e una in Youth League. È andato pure in panchina in Europa League contro il Rapid Vienna. Sarebbe potuto entrare contro gli austriaci e se non si fosse fatto male probabilmente avrebbe esordito contro l’Eintracht Francoforte nel turno successivo. Ma ora guardiamo avanti. Lui è una persona matura, tenace, con voglia di fare bene. Non solo è un falco in area di rigore, ma partecipa alla manovra e aiuta in fase difensiva. Si è infortunato così, per via della sua caparbietà. Sono cose che possono capitare, ma tornerà più forte di prima”.
Ha già iniziato a correre?
“No, la settimana prossima toglierà i punti. Poi inizierà la vera e propria riabilitazione. Inizialmente era un po’ giù, ma ora lo sento più determinato che mai. Il calcio è la sua vita. Farà di tutto per accorciare i tempi di recupero, che come ho detto sono stabiliti tra luglio e agosto”.
Nella scorsa estate il Sassuolo aveva fatto più di un pensierino su Adorante…
“I neroverdi lo avevano inserito in una lista di giocatori graditi. Poi a gennaio abbiamo sentito di un interesse di Udinese e Sampdoria, che però non ci hanno mai contattato, lo avranno solo seguito. Con l’Inter che dimostrava con i fatti di essere felice di lui: titolare in Primavera, convocato in Europa League, si è allenato più volte con la prima squadra”.
Sarà questo il suo destino? Quello di giocare con i grandi?
“Andrea ha sicuramente mentalità e caratteristiche per sfondare e per intraprendere la carriera da professionista. Quando starà meglio parleremo con l’Inter per capire quale sia la miglior mossa migliore per il proseguo della carriera. Potrebbe allenarsi con la Prima squadra e scendere in campo per qualche mese con la Primavera per recuperare al meglio la forma fisica. O andare in prestito in una B italiana o in una A straniera per trovare continuità di prestazioni. Per me è pronto per il calcio dei grandi, ne dovremo discutere con i dirigenti nerazzurri. L’Inter comunque crede molto nel ragazzo da quando lo ingaggiò dopo il fallimento del Parma”.
Perché scelse i nerazzurri?
“Su di lui c’erano anche la Juventus e un club straniero di cui non voglio svelare il nome. Andrea e la sua famiglia sono tifosi dell’Inter, ecco perché per loro è stato facile prendere questa decisione”.
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