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L'ag. di Rovida a FcIN: "Il giorno dopo la finale interrogato in fisica. Si ispira a Neuer. Futuro? Basta giocare"

di Simone Togna

Il miglior portiere di tutta la categoria. Campione d’Italia e promessa pronta a sbocciare nel calcio dei grandi. Andrea Modora dell’agenzia 
Keyscout Football (fondata da Fabio Firmani), procuratore di William Rovida, portiere della Primavera di Cristian Chivu, in esclusiva per FcInterNews commenta la brillante situazione relativa al suo assistito: “Sta raccogliendo tutto quanto seminato nei mesi precedenti. All’Inter aveva vissuto un periodo non semplice al suo arrivo. Sa, passare dal Brusaporto, una società dilettantistica della provincia di Bergamo, alla società nerazzurra è un salto enorme. Per chiunque. Dopo il Covid ha sfruttato ogni chance capitatagli. E dimostrato sul campo il suo valore”.

Cosa le ha detto dopo la conquista dello Scudetto?
“Era facile, anzi per la prima volta l’ho trovato senza voce. Lui di solito è molto posato, ma dopo il 2-1 sulla Roma si è lasciato andare. Un’esultanza di poche ore però, il mattino seguente ha sostenuto con successo un’interrogazione di fisica”. 

Cosa ha provato ad essere nominato il migliore di tutto il campionato nel suo ruolo?
“Soddisfazione per il lavoro svolto. La dimostrazione che anche i momenti duri gli sono serviti da lezione”. 

A chi si ispira?
“A Neuer. Ma da interista e da portiere che spesso si è allenato con i grandi, adesso un altro suo punto di riferimento è Samir Handanovic”.

Tra l’altro Rovida conta già due convocazioni.
“Una col Bologna quando non hanno giocato. E una contro la Lazio. Una bella esperienza per William”.

Che futuro dobbiamo aspettarci?
“Qualcosa in accordo con l’Inter. Stiamo lavorando per presentare ai nerazzurri svariate proposte. In teoria potrebbe pure continuare il suo percorso in Primavera, ma pensiamo sia arrivato il tempo del calcio professionistico. In Italia o all’estero. La nostra agenzia ha svariati collegamenti internazionali. L’Inter ha dimostrato che possa essere un’opzione gradita. Lo stesso vale per Serie B e Lega Pro, l’importante è che possa giocare”.


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