.

L'agente di Daniele Galloppa: "Inter, noi siamo qui"

di Giuseppe Granieri

Dal Siena all’Inter passando per la Nazionale: potrebbero essere queste le tappe del cammino di Daniele Galloppa, centrocampista di battaglia e di buone ripartenze. L’agente Davide Torchia, smentendo contatti ufficiali, parla invece di “apertura nei confronti delle offerte che ci arriveranno” e confida, ad FcInternews, qual è la situazione attuale del calciatore.

Torchia, in questi giorni si torna a parlare di Galloppa in orbita Inter.

“Sì, è vero: sui giornali e in tv se ne parla. Però, non ci sono trattative in ballo ed io non ho avuto e non ho contatti con la società nerazzurra”.

Ma lei come spiega le voci di un interessamento dei nerazzurri nei confronti del suo assistito?

“Daniele ha fatto bene quest’anno. E poi, a soli 23 anni, può vantare – nel suo curriculum – due anni di B e tre anni di A. Non sono affatto pochi e tutto questo ha fatto sì che si scatenasse, nei suoi confronti, l’interesse della stampa”.

E la convocazione in Nazionale è la ciliegina sulla torta.

“Sì, è la conclusione del nostro discorso: le sue prestazioni positive non sono un fatto soggettivo. Anche Lippi è convinto della bontà del ragazzo e lo ha portato in maglia azzurra”.

Se l’Inter dovesse chiamare?

“Noi siamo qui”.

Qual è la situazione contrattuale di Galloppa?

“Ha un contratto con il Siena fino al 2012: la sua valutazione si aggira – ma sono stime personali – sugli otto milioni di euro”.

Qual è la posizione della società?

“Siamo d’accordo che se dovesse arrivare un’offerta ci si siede intorno ad un tavolo e la si valuta serenamente”.

Quindi, c’è apertura verso una ipotetica cessione?

“Detto che Daniele sta bene a Siena, noi prendiamo e prenderemo in considerazione le offerte che ci arriveranno”.

Ma se andasse all’Inter perderebbe i galloni di titolare garantiti in Toscana.

“Guardi, la mia filosofia è questa. In Italia, ci sono tre top club: Inter, Milan e Juventus. Se un giocatore ha la possibilità di andarci, deve rimandare i bilanci ad un secondo momento. E poi, ad esclusione di un Ibrahimovic o di un Kakà, nessun calciatore ha garantita la maglia da titolare”.
 


Altre notizie