L'agente di Daniele Galloppa: "Inter, noi siamo qui"
Dal Siena all’Inter passando per la Nazionale: potrebbero essere queste le tappe del cammino di Daniele Galloppa, centrocampista di battaglia e di buone ripartenze. L’agente Davide Torchia, smentendo contatti ufficiali, parla invece di “apertura nei confronti delle offerte che ci arriveranno” e confida, ad FcInternews, qual è la situazione attuale del calciatore.
Torchia, in questi giorni si torna a parlare di Galloppa in orbita Inter.
“Sì, è vero: sui giornali e in tv se ne parla. Però, non ci sono trattative in ballo ed io non ho avuto e non ho contatti con la società nerazzurra”.
Ma lei come spiega le voci di un interessamento dei nerazzurri nei confronti del suo assistito?
“Daniele ha fatto bene quest’anno. E poi, a soli 23 anni, può vantare – nel suo curriculum – due anni di B e tre anni di A. Non sono affatto pochi e tutto questo ha fatto sì che si scatenasse, nei suoi confronti, l’interesse della stampa”.
E la convocazione in Nazionale è la ciliegina sulla torta.
“Sì, è la conclusione del nostro discorso: le sue prestazioni positive non sono un fatto soggettivo. Anche Lippi è convinto della bontà del ragazzo e lo ha portato in maglia azzurra”.
Se l’Inter dovesse chiamare?
“Noi siamo qui”.
Qual è la situazione contrattuale di Galloppa?
“Ha un contratto con il Siena fino al 2012: la sua valutazione si aggira – ma sono stime personali – sugli otto milioni di euro”.
Qual è la posizione della società?
“Siamo d’accordo che se dovesse arrivare un’offerta ci si siede intorno ad un tavolo e la si valuta serenamente”.
Quindi, c’è apertura verso una ipotetica cessione?
“Detto che Daniele sta bene a Siena, noi prendiamo e prenderemo in considerazione le offerte che ci arriveranno”.
Ma se andasse all’Inter perderebbe i galloni di titolare garantiti in Toscana.
“Guardi, la mia filosofia è questa. In Italia, ci sono tre top club: Inter, Milan e Juventus. Se un giocatore ha la possibilità di andarci, deve rimandare i bilanci ad un secondo momento. E poi, ad esclusione di un Ibrahimovic o di un Kakà, nessun calciatore ha garantita la maglia da titolare”.