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L'agente di Di Gregorio a FcIN: "Ottima partenza a Pordenone. L'Inter vuole mantenerne il controllo"

di Giuseppe Granieri

Chi lo ha visto giocare ieri pomeriggio, nel corso di Chievo Verona-Pordenone, afferma che Michele Di Gregorio “ha fatto una partita pazzesca”. Ha parato tutto e dunque la prestazione non poteva passare inosservata, tanto che è stato il man of the match e per La Gazzetta dello Sport, che gli ha dato un 7,5 in pagella, il migliore in campo. “Una bella soddisfazione: gli attestati di stima fanno piacere”, esordisce a FcInterNews.it l’agente del portiere, Carlo Alberto Belloni.

Innanzitutto, grande partita di Michele.
“Sì, il Pordenone ha giocato in nove per quasi tutto il secondo tempo e ha portato a casa un punto preziosissimo e importantissimo”.

È stata ripagata la scelta di andare in Friuli.
“Abbiamo deciso di andare in un ambiente dove potevano esserci le condizioni ottimali, sia da un punto di vista sportivo che ambientale. La proprietà è ottima, l’ambiente è l’ideale per fare calcio”.

Anche il percorso di Michele, classe 1997, è quello giusto.
“Ha fatto due anni di C (con più di 70 partite all’attivo) a Renate e Novara, e quest’anno si sta confrontando con la B dopo averla persa a causa del fallimento dell’Avellino lo scorso anno”.

Quest’anno, dunque, si è partiti con il piede giusto.
“Sì, quattro presenze fino ad ora. Ma quello che conta di più è il lavoro settimanale: Michele lo affronta ogni giorno con il giusto piglio, testa bassa e lavorare sodo”.

E l’Inter?
“Al Pordenone siamo in prestito, con la società il contratto scadrà nel giugno del 2022. So che gli osservatori nerazzurri stanno seguendo Michele in ogni sua uscita”.

Quale potrà essere il futuro?
“Sta a lui mantenere questo tipo di ritmo. A fine stagione vedremo”.

Il sogno è quello di tornare a Milano.
“Sì, lui è all’Inter da quanto aveva 7 anni. Ha vestito tutte le maglie del settore giovanile, ha vinto tutti i trofei che c’erano da vincere. Ora sta facendo il suo percorso di crescita. Ha esordito in B, è un portiere con un profilo importante, dà sicurezza al reparto, è forte con i piedi, tra i pali rischia poco, è un ragazzo maturo, mentalmente forte”.

Cosa le hanno detto i dirigenti dell’Inter?
“Che vogliono mantenere il controllo sul ragazzo. A giugno vedremo”.


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