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Lazaro a FcIN: "L'Inter è amazing, ma volevo giocare. Mi sento con Conte, ha approvato la mia scelta"

di Simone Togna

L’Inter lo seguiva da anni. Conte era pronto a puntare su di lui. Poi un infortunio muscolare in pre-season e qualche difficoltà di adattamento hanno portato a una consensuale (e momentanea) cessione all’estero. Valentino Lazaro ha a cuore la casacca della Beneamata. E anche i tifosi nutrono un sincero affetto per l’esterno austriaco. E lo stesso Tino, tra calcio giocato e argomenti che nulla hanno a che vedere con il pallone, si apre in esclusiva a FcInterNews.

Prima di tutto: come sta vivendo adesso? Come si svolge la sua 'normale' giornata in questo momento molto particolare?
“Sono a casa. Mi sveglio e faccio colazione, mi alleno, leggo qualcosa. Studio l’italiano e gioco alla playstation contro i miei amici”.

Qui in Italia siamo tutti in quarantena. In UK il governo ha deciso di agire in modo differente. Quale è secondo lei la soluzione migliore?
“Le persone in generale devono prendere sul serio questa situazione e contribuire a ridurre il numero di nuove infezioni. Stare a casa sta aiutando molto a prevenire la diffusione del virus, il che aiuta moltissimo i medici che lavorano giorno e notte per tenere sotto controllo questa situazione. Colgo l’occasione per ringraziare ognuno di loro”.

Giusto fermare il calcio, insomma.
“Sì, assolutamente. Fermare il calcio e anche ogni evento con grandi folle è necessario in questo momento. La salute umana vale più di ogni altra cosa. È questo quello che conta di più”.

Parliamo di qualcosa di meno serio, il calcio. Stava giocando molto bene Premier, non ha avuto problemi di adattamento.
“La ringrazio”.

In Italia invece c’è stato qualche problema di adattamento. Quale è il motivo secondo lei?
“È solo un po’ diverso. Ma ho fornito buone prestazioni anche con l’Inter. Amo il club con tutto il mio cuore, come i tifosi. La situazione è stata difficile per me a causa dell’infortunio subito, in più ha contribuito anche il non parlare la lingua. A volte è solo una questione di testa. Avevo bisogno di giocare di più per acquisire ancora fiducia. Mi sono sentito molto bene contro il Bologna, a Dortmund e a San Siro contro l’Hellas Verona. Ero in forma e con rinnovata fiducia, pronto per scendere in campo, ma poi di nuovo non ho giocato per molte settimane, quindi è stato difficile per me. In ogni caso non smetterò mai di lavorare su me stesso e continuerò a essere pronto per tutte le sfide che dovrò affrontare in futuro”.

Continua a parlare con qualcuno dell’Inter?
“Certo. Sono in contatto con Conte e con tutti i ragazzi. Guardo ogni partita e ne parlo con loro. Specialmente con Romelu sento un grande legame. È come un fratello maggiore”.

Perché ha deciso di trasferirsi al Newcastle?
“Non è un segreto che avevo l’opportunità di andare in un top club in Germania (Lipsia, ndr) e giocare la Champions League in una squadra dove militano molti miei amici. Ma volevo provare una nuova esperienza, qualcosa che non avevo ancora vissuto. Quindi ho scelto di mettermi alla prova in Premier League”.

Cosa le ha detto Conte quando ha deciso di trasferirsi al Newcastle?
“Che rispettava la mia decisione proprio perché conosce l’Inghilterra e pensa che possa essere un buon step per me quello di giocare in Premier e aver continuità. Per tornare a essere quello che avevo dimostrato in passato”.

Le piacerebbe avere un’ulteriore occasione all’Inter?
“L’Inter è amazing: un club fantastico e speciale. Indossare la maglia nerazzurra è un motivo d’orgoglio. Ma non sarebbe giusto parlarne adesso. Sono focalizzato sul Newcastle e darò tutto qui. Poi la prossima estate vedremo quello che accadrà”.

L’Inter ha pagato molto il suo cartellino. Questo le ha portato maggiore pressione?
“Non direi pressione, ma certamente so che avrei dovuto fornire certe prestazioni. Alla fine è un business professionistico. Conosco le mie qualità e dimostrerò a tutti cosa realmente posso fare”.

Quando tutto tornerà alla normalità, pensa che l’Inter possa vincere Scudetto e/o Europa League?
“L’Inter ha qualità e mentalità. Il mister e lo staff per vincere, anche se ovviamente non è facile. Penso sia possibile con duro lavoro e concentrazione”.

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