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Pagliuca a FcIN: "Inter, tieni Handa! Cech ok se parte. Su Bardi e DiGe..."

di Redazione FcInterNews.it

I guantoni da numero 1 dell'Inter per la prossima stagione non hanno ancora un proprietario certo. Il contratto di Samir Handanovic scadrà nel giugno del 2016, e la prossima estate potrebbe coincidere con la sua partenza, considerando che il club di Corso Vittorio Emanuele potrebbe ottimizzare al meglio la sua cessione proprio in quel momento. In caso di addio, quindi, chi potrebbe essere l'ideale successore per diventare il nuovo portiere titolare della squadra di Roberto Mancini?

Parola a Gianluca Pagliuca, storico portiere che ha difeso i colori nerazzurri dal 1994 al 1999, vincendo la Coppa Uefa 1998 nell'indimenticabile finale di Parigi contro la Lazio, proprio, del Mancio. In questa intervista esclusiva concessa a FcInterNews non mancano, inoltre, considerazioni circa due baby portieri che stanno vivendo stagioni agli antipodi: Francesco Bardi nel Chievo Verona e Raffaele Di Gennaro nel Latina.

Si parla tantissimo del futuro di Samir Handanovic: in caso di offerta importante, considerando che il suo contratto andrà in scadenza al termine della prossima stagione, come si comporterebbe?
"In questo momento non vedo tanti portieri forti, in Italia come in Europa, e Handanovic è sicuramente uno dei migliori. Se fossi Thohir cercherei di tenerlo per non indebolire la squadra, ma molto dipenderà dal giocatore stesso. Nel caso in cui non volesse rinnovare o facesse capire di voler cambiare aria sarebbe un altro discorso. Ma ripeto, se fossi nell'Inter farei di tutto per tenerlo".

Tra i tanti nomi accostati in veste di successore figurano quelli di Petr Cech e Mattia Perin: lei su chi punterebbe?
"L'estremo difensore ceco sta giocando molto poco al Chelsea, ma resta sicuramente un elemento di assoluto valore. Potrebbe essere un'operazione molto interessante, anche perché non costerebbe molto. Penso che i Blues possano liberarlo, praticamente, gratis. Porterebbe tantissima esperienza, sarebbe un arrivo molto importante. Per quanto riguarda Perin, credo che la società debba pensarci bene prima di fare un'operazione di questo genere. A quel punto sarebbe più opportuno offrire un rinnovo più ricco ad Handa piuttosto che spendere tanti soldi per l'estremo difensore del Genoa. Non dimentichiamo, inoltre, Bardi, ancora di proprietà nerazzurra".

A proposito di Bardi, cosa consiglierebbe al giovane portiere di Livorno in vista della prossima stagione, considerando che nel Chievo Verona ha trovato spazio solo a inizio campionato?
"Credo che tante società non abbiano il coraggio di dare fiducia totale a un portiere giovane. In questo senso complimenti al Genoa che ha saputo valorizzare lo stesso Perin, arrivato in Liguria come 'scommessa'. Mi piacerebbe che anche altri club, e questo vale nel caso di Bardi, si comportassero nello stesso modo".

In Serie B sta facendo molto bene, e non solo quest'anno, Raffaele Di Gennaro: qual è la sua opinione sul giovane del Latina?
"Lo sto seguendo e devo dire che è un ottimo portiere. Fa parte di quel gruppo di giovani portieri che hanno delle grandi qualità, ma che devono, ovviamente, completare il proprio processo di formazione. In ogni caso, già ad oggi lo reputo un elemento di assoluta affidabilità".

Per quanto riguarda la squadra, la stagione - deludente - è sotto gli occhi di tutti. Che idea si è fatto di tutte queste difficoltà?
"Sinceramente pensavo che l'arrivo Mancini avrebbe cambiato le cose, ma mi sbagliavo. Non era assolutamente facile per lui, quando le stagioni iniziano in un determinato modo è difficile che poi si concludano in maniera positiva. L'annata è 'disgraziata'. Ora tecnico e giocatori devono concentrarsi sull'obiettivo minimo, ovvero la qualificazione alla prossima Europa League".

Roberto Mancini crede in un'Inter in grado di lottare per lo scudetto nella prossima stagione: lei è d'accordo?
"Me lo auguro, per tutto il mondo interista. Ma sarebbe già ottimo raggiungere il terzo posto utile per la Champions League. Bisogna fare un passo alla volta. Sicuramente non può esistere che l'Inter navighi in queste posizioni: un club di questa importanza deve sempre arrivare nelle prime tre posizioni".

Francesco Fontana


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