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Pagliuca: "Stankovic e Sneijder super. Per lo scudetto è corsa a tre"

di Giuseppe Granieri

Gianluca Pagliuca, 165 presenze dal 1994 al 1999 in maglia nerazzurra, oggi fa l’opinionista per Sky. Non di rado, commenta la partite dell’Inter, soprattutto quando quest’ultima è di scena a Bologna o a Genova, città dove Pagliuca ha lasciato un ricordo indelebile da giocatore: 22 anni di carriera dedicati a queste tre squadre, appunto: Bologna, Sampdoria e Inter. In chiusura, poi, Ascoli.

Pagliuca, che idea si è fatta di quest’Inter double-face: grande in campionato, timida in Champions?


“Questa stagione ho visto, sia dal vivo che in televisione, molte volte i nerazzurri giocare. La mia idea è questa: in Europa ci sono due/tre squadre che, per compattezza e per volume di gioco, sono superiori alla squadra di Mourinho”.

In serie A, invece?


“Il discorso è opposto: Milito e soci sono superiori a tutte le altre. Però, voglio aggiungere che in Coppa, l’Inter ha beccato il girone più equilibrato, dove tutto è ancora in gioco e dove tutto può succedere. In campionato, invece, la rosa mi sembra non avere eguali rispetto alle altre concorrenti. Il distacco acquisito è importante, certo: domenica prossima, però, c’è uno scontro niente male”.

Juventus-Inter: mi fa un pronostico?


“Da ex interista spero che si vinca. È difficile fare pronostici, anche perché bisogna prestare molta attenzione alla Juventus. I bianconeri, feriti da due sconfitte consecutive, riverseranno in campo tutta la cattiveria sportiva che hanno accumulato”.

E il Milan?


“Sta cominciando a farsi vedere con vittorie importanti e prestazioni convincenti: la corsa scudetto è tra queste tre. Tutto si deciderà verso febbraio/marzo quando anche la Champions peserà sia sulle gambe che sulla testa”.

Milito ed Eto’o in campo, Arnautovic, Suazo e Balotelli in tribuna.

“L’allenatore è pagato per fare delle scelte: se ha operato in questo modo, un perché ci sarà. E poi penso che in conferenza stampa non si debba ogni volta spiegare i perché e i per come dell’esclusione o meno di un giocatore. Mourinho vede ogni giorno i suoi ragazzi e, quindi, chi meglio di li può prendere certe decisioni”.

Quali sono i giocatori che l’hanno favorevolmente sorpresa fino ad ora?

“Stankovic e Sneijder mi sono piaciuti: qualitativamente, quando sono nella loro massima capacità fisica, sono una spanna sopra gli altri”.

Chi butterebbe, invece, dalla torre?

“Nessuno, a dir la verità. Mi aspetto, però, che Eto’o faccia i gol 'stupidi' e che Lucio eviti qualche defaillance in fase difensiva”.

Da miglior portiere qual è stato ci fa la sua classifica dei migliori numeri uno?

“Faccio quattro nomi, senza però rivelare le mie posizioni: in ordine sparso dico Julio Cesar, Buffon, Casillas e Frey”.

Attualmente, di cosa si sta occupando?

“Oltre a fare le telecronache ho preso tutti i tesserini validi per allenare: aspetto una chiamata da qualche squadra. Fino ad ora, però, contatti veri non ce ne sono stati: due sono gli aspetti fondamentali, il progetto e la serietà della società”.

E l’Inter?

“Con la dirigenza ho buoni rapporti. Vedremo se in futuro le nostre strade si incontreranno…”.
 


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