Pira a FcIN: "Ai cinesi più del 15%. Stadio innovativo, ma per il mercato..."
Un caos su cui abbiamo fatto chiarezza. La CRCC si occuperà di costruire il nuovo stadio, investitori cinesi distinti invece entreranno in FC Internazionale. Adesso, è tempo di approfondire l'accordo proprio tra gli imprenditori cinesi e l'Inter, insieme al lavoro di China Railway per la costruzione del nuovo stadio di proprieta. A FcInterNews.it, ne parla in esclusiva Mariangela Pira, conduttrice su Class Cnbc di Caffé Affari, Desk China e Esteri News, nonché autrice per Hoepli de 'La Nuova rivoluzione cinese' e grossa esperta dell'economia legata al mondo cinese.
L'arrivo di investitori cinesi e di una società come CRCC è un segnale importante. Moratti si è assicurato la partnership con un autentico colosso.
"Assolutamente sì, posso confermare. CRCC è una società quotata, attivissima nel settore delle infrastrutture in Cina. Di certo, per l'Inter è un ottimo partner".
Lei è una grande esperta di tutto quello che riguarda l'economia cinese. Come cambia adesso la situazione economica dell'Inter con l'ingresso di soci cinesi?
"Questa novità significa ovviamente una maggiore serenità. Evidentemente, CRCC ha visto del potenziale nell'Inter e vuole investire nella partnership con club italiano. Spesso, per i cinesi partnership significa investimento e amicizia nel lungo termine. Quindi, al di là della costruzione dello stadi, potrebbe essere un'ottima opportunità anche per progetti futuri".
Si parla del 15% delle quote di FC Internazionale a nuovi soci cinesi, distinti dalla CRCC. E in molti hanno unito le due cose...
"Esatto, chiariamo bene la situazione. Come ho ripetuto negli ultimi due giorni, sono rimasta basita da come è stata riportata la notizia. CRCC non entrerà nel capitale dell'Inter. E infatti l'Inter non ha mai accennato a tutto ciò. Ma soprattutto, non si è mai parlato di percentuali. In questo senso, il comunicato dell'Inter era chiarissimo. Di conseguenza, si pone come ovvio che CRCC smentisca quanto erroneamente - ci tengo a sottolinearlo - riportato da alcuni siti e tv, ovvero che l'azienda entrava direttamente nel capitale di FC Internazionale".
Analisi impeccabile. A proposito di percentuale, a quanto si può arrivare, progressivamente, secondo le sue informazioni?
"Il gruppo di investitori che in futuro acquisterà una partecipazione nell'Inter, da quanto mi risulta, potrebbe puntare anche a una percentuale maggiore del 15%".
Alcune agenzie assicurano che anche la QLS di Kenny Huang, nuovo membro del CdA dell'Inter, avrà una quota. Un segnale da interpretare come apertura anche ad altri investitori asiatici?
"Questo non si può ancora sapere, ma potrebbe essere".
Crede che lo stadio di proprietà che costruirà FC Internazionale con China Railway Construction Corporation - conoscendo il modo di operare dell'azienda stessa - avrà qualcosa di fortemente innovativo?
"Assolutamente probabile. I cinesi sono maestri nelle infrastrutture e lo dimostra anche la loro rete ferroviaria e aerea. Chi ha potuto visitare l'EXPO di Shanghai è di certo rimasto stupito da ciò che ha visto. Di certo, una sorta di manifesto della maestosità delle opere cinesi".
Una curiosità che impegna i pensieri di molti tifosi: sarà una pratica da valutare, ma secondo lei il nuovo stadio avrà un nome ufficiale legato all'azienda cinese o questa stessa può decidere di svincolarsi dal nome dell'impianto?
"Non si può ancora dire. Ma il presidente è sempre molto legato alla tradizione e alla storia della squadra, questo è certo".
La svolta economica è attesa anche sul mercato. Secondo lei, la situazione in questo senso può cambiare da subito con immediati benefici economici?
"Questo non è detto. Le cose in Cina si fanno con i tempi cinesi. Ovvero, con molta calma...".
Essendo lei grande esperta di tutta l'economia legata al mondo Cina, crede che con l'ingresso di questi soci possano cambiare anche altri fattori di FC Internazionale, oltre allo stadio? Come possono essere le campagne abbonamenti o strutture legate al centro sportivo?
"Non credo che questa possa essere un'ipotesi realizzabile. Ma bisognerà capire come si evolverà l'accordo nel tempo".
Chiudiamo con una panoramica sul mondo Cina e Asia in generale: con questa mossa, FC Internazionale avrà davvero quel grande risalto tanto atteso in un continente dove già spopola?
"Penso proprio di sì. L'Inter è davvero amatissima in Asia, come anche altre squadre nostrane. E sono amate pur non essendo molto conosciute. Con questa partnership, l'Inter avrà ovviamente sempre più risalto in Cina. E potrebbero anche essere organizzzati eventi ad hoc che riguardano la promozione del marchio di FC Internazionale".