Reggiani (cons. Boca) a FcIN: "Tante voci su Calleri-Inter. Meglio in prestito"
Nell'ultimo periodo il suo nome ha occupato gran parte delle pagine di calciomercato, con tanti rumors che hanno dato ormai per conclusa l'ipotetica trattativa tra Inter e Boca Juniors. Trattasi di Jonathan Calleri, attaccante classe '93 in forza al club della 'Bombonera' che in Argentina spingono ogni giorno verso Milano.
Qual è la realtà dei fatti? La società di Corso Vittorio Emanuele è realmente vicina all'ex All Boys? Per fare il punto circa questa situazione FcInterNews ha intervistato in esclusiva Ivan Reggiani, consulente di mercato della società del presidente rieletto Daniel Angelici.
In Argentina si parla molto del futuro del giocatore, con il suo passaggio all'Inter definito dai più ormai prossimo. Qual è la situazione?
"Il giocatore piace, ma il passaggio in nerazzurro non è assolutamente concluso come si dice. Si è creata una serie di rumors da parte di agenti e addetti ai lavori finalizzati ad alzare il prezzo del cartellino. Come ho detto, però, non è ancora stata conclusa alcuna operazione".
Inter a parte, quali sono i club che vorrebbero la punta argentina?
"Confermo le voci sul Palermo, e aggiungo anche il Torino che vorrebbe prenderlo già a gennaio".
Quante possibilità ha l'Inter di concludere questa trattativa?
"La società nerazzurra dovrà valutare questa operazione facendo bene i conti, considerando il Financial Fair Play. Detto questo, dipenderà dal tipo di offerta che verrà fatta al Boca Juniors".
Qual è la valutazione del suo cartellino?
"Direi 7-8 milioni. Non di più".
Tecnicamente e tatticamente parlando, come lo descriverebbe?
"È un giocatore molto duttile che può ricoprire più di un ruolo. Ha una grande visione di gioco".
Potrebbe essere impiegato al fianco di Icardi?
"Assolutamente sì, sarebbe una coppia d'attacco ben assortita. Ma vorrei fare una puntualizzazione".
Ovvero?
"Calleri è un buonissimo giocatore, ma non è ancora pronto per giocare nell'Inter. Se il club nerazzurro decidesse di prenderlo sarebbe meglio cederlo in prestito per fargli fare esperienza nel campionato italiano, per poi ripresentarsi a Milano più forte".