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Saviola a FcIN: "Lautaro e Icardi vivono per il gol. Messi nerazzurro? I tifosi non perdano la speranza"

di Simone Togna

Campione di caratura mondiale. Lodato da Pelé. Idolo dei tifosi del River Plate e di quelli del Barcellona. Con una parentesi al Real Madrid e al Verona. Il conejo (coniglio) dal cilindro che tira fuori perle di assoluta qualità. Javier Saviola, in esclusiva per FcInterNews.it, racconta la sua vita attuale, il suo passato da calciatore e si traveste da opinionista per alcuni suoi connazionali nerazzurri. Ma non solo.

Lei si è ritirato, ma è tornato parzialmente sui suoi passi. Ora milita in una rappresentativa di calcio a 5 ad Andorra. Perché questa scelta?
“Mi è sempre piaciuto. A 8 anni in Argentina giocavo proprio a calcetto, poi sono passato al calcio a 11. Quando mi è arrivata questa proposta dall’FC Encamp non ho esitato un attimo. È qualcosa che mi appassionata, ne traggo giovamento. Quindi continuerò a giocare finché potrò e finché mi divertirò. Tra l’altro nella scorsa stagione ci siamo laureati campioni e abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla Champions”.

In futuro si vede come dirigente o allenatore?
“Come mister. Non mi vedo nei panni di un dirigente. Sarà un qualcosa che avrà a che fare con uno spogliatoio, con lo stare vicino ai giocatori. Per condividere l’esperienza avuta da calciatore e aiutare quell’eventuale club”.

Cambiamo tema. Cosa pensa di Icardi e di Martinez?
“Si tratta di due grandi attaccanti. Lautaro è più giovane. Mauro ha maggiore esperienza, poiché milita da parecchio nel campionato italiano. Negli ultimi tempi ha dimostrato una capacità in fase realizzativa molto importante. Faranno il bene dell’Inter. Come ho detto sono due grandi giocatori, che vivono per il gol e possono anche aiutare la squadra in fase di costruzione del gioco”.

Nella sua carriera è stato mai vicino a indossare la casacca nerazzurra?
“No, non c’è mai stata questa possibilità”.

Passiamo alla Champions League attuale. Il “suo” Barcellona è inserito nel girone della morte con Inter, PSV e Tottenham. Pensa che i blaugrana possano proprio vincere la competizione?
“Il Barça è sempre candidato al trionfo finale. Per storia. Per i giocatori in rosa, i migliori del mondo. Ha una squadra fortissima. Ecco perché li vedo tra i potenziali vincitori della competizione. L’Inter comunque ha un ottimo team, potrebbe far strada nel torneo. È una delle grandi d’Europa e può arrivare lì, tra le migliori”.

Qui in Italia si dice, o meglio si sogna, che Messi prenda la stessa decisione di Ronaldo. Di lasciare la Liga e trasferirsi in Italia, scegliendo però proprio i nerazzurri. La vede come una possibilità plausibile?
“Leo lo vedo molto identificato nel Barça. È difficile immaginarlo o vederlo con un’altra camiseta. Poi tutto può succedere nel mondo del calcio. Per questo i tifosi dell’Inter non devono perdere la speranza, anche se ripeto: sarà molto complicato vedere la Pulce indossare una casacca differente da quella dei catalani”.

Chiudiamo parlando del campionato italiano.
“Si tratta di un torneo che mi è sempre piaciuto molto. Ho avuto la possibilità di cimentarmi con l’Hellas Verona. È intrigante anche per la questione tattica. Ci sono top club, con una storia importante. Giocatori di livello. Sta crescendo negli ultimi anni e speriamo che continui su questa strada. Magari anche con le squadre del Bel Paese che possano lottare in Champions. Il calcio italiano può migliorare ancora e aumentare la propria qualità, sperando che continuino ad arrivare grandi campioni”.

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