Sixto (scout del Defensor Sporting) a FcIN: "Ecco le qualità di Matturro. Spero diventi come Montero"
German Sixto, nella sua brillante carriera di scopritore di talenti, ha ammirato le doti di innumerevoli ragazzi. E Alan Matturro – secondo il navigato professionista - ha semplicemente quel quid in più per imporsi ai livelli dei giganti del calcio mondiale. In esclusiva per FcInterNews il responsabile della scuola giovanile del Defensor Sporting racconta l’ascesa del difensore accostato ai nerazzurri: “Lo conosco da quando aveva otto anni. Il nostro club lo ha sempre seguito, per poi reclutarlo quando ha compiuto 12 anni”.
Quale è il suo primo ricordo di Alan?
“Il suo arrivo nel club come uno dei migliori della sua generazione”.
Che tipo di ragazzo è fuori dal rettangolo verde di gioco?
“Un giovane super allegro, molto perbene, riconoscente, con una gran carattere”.
Quali sono invece le sue caratteristiche principali in campo?
“Personalità, tecnica e visione di gioco. Ha debuttato nella prima divisione dell’Uruguay a 17 anni giocando come se fosse sempre stata la sua categoria. Non sente la pressione ed è cresciuto parecchio fisicamente”.
A quale calciatore famoso, ovviamente solo come caratteristiche, potrebbe essere paragonato?
“Domanda difficile. Sebbene fisicamente siano differenti, per personalità e tecnica spero possa essere come Paolo Montero”.
Siete molto amici, c’è un episodio che le va di raccontare?
“Lui è sempre stato un grande appassionato di calcio. È un ragazzo di quartiere, con una famiglia molto unita, che lo segue ovunque. Quando era piccolo, in una conversazione con un compagno di squadra (era nell’Under 13, ndr), gli raccontò come avrebbe potuto saltare una partita per un viaggio con i suoi cari. Noi del resto quando sono così piccoli promuoviamo le attività sociali e familiari. Lui non lo poteva credere. Lo disse di fronte a tutti, ma per Alan era pazzesco perdersi una partita per un viaggio! Rimanemmo così molto colpiti dalla sua grande passione”.
Avete parlato del suo possibile futuro all’Inter?
“No, quando lo vedrò, preferirò parlare del suo passato nelle giovanili. O invitarlo da noi affinché testimoni il suo passato e racconti la sua esperienza alle nuove leve”.
Pensa sia però pronto per un gigante come l’Inter?
“Tutti nutriamo molta fiducia in lui. Ha appena compiuto 18 anni. Nel nostro campionato è stato uno dei migliori. Ha marcato Luis Suarez come se stesse nel cortile di casa, senza che nulla gli pesasse. L’augurio è che dovunque vada possa adattarsi e continuare a maturare. Capacità e personalità ne ha da vendere”.
Dove può arrivare?
“Dove vuole. Personalmente lo vede con un grande futuro davanti nella nazionale maggiore, dove è già stato invitato per seguire gli allenamenti. È il titolare dell’Under 20, sarà un grande difensore della Celeste e del nostro Paese”.